Syberia: The World Before

released on Mar 18, 2022

Embark on a journey across continents and through time, as you piece together the puzzle of a life.


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Very pretty and nice gameplay, but not as personal, as the first two.

Questo gioco significa molto per me, in quanto ultimo sequel di quello che è stato il gioco più importante per la mia crescita videoludica, ovvero "Syberia" (e "Syberia II", che funge da secondo atto della stessa storia).

Dopo un deludentissimo Syberia 3, il team di Microids Paris, con a capo il fumettista belga Benoit Sokal, decide di voler rimediare al su citato flop con una nuova continuazione delle avventure di Kate Walker, innovando sotto ogni aspetto l'andamento della saga, al punto da rinnegare gli eventi accaduti nel precedente capitolo.
Syberia: The World Before (che, come potete notare, non è un titolo enumerato) rompe i canoni della serie, aggiungendo parallelamente alle avventure della nostra ex-avvocatessa di New York, schiavizzata e rinchiusa in una prigione di sale, le vicende di un altro personaggio, una giovane musicista Vagheniana alle prese con l'ascesa del partito di estrema destra dell'Ombra Bruna (tradotto dal syberiese: una musicista ebrea vissuta nella Polonia del 1937, poco prima dello sterminio razziale perpetrato dai nazisti).
Le storie fantasy dall'aspetto fiabesco e sognante delle precedenti iterazioni lasciano spazio a storie più umane e introspettive, pur non abbandonando mai l'estetica steampunk, l'architettura improbabile e le creature leggendarie che rappresentano il marchio di fabbrica del loro autore.

Poi purtroppo, avvenne il dramma.
Benoit Sokal, autore, designer e art director, morì nel bel mezzo dello sviluppo di The World Before, in seguito ad una lunga malattia con cui combatteva da tempo.

Senza di lui, Syberia non sarà più la stessa.
Invero, già da tempo si era percepito questo cambiamento, con un terzo capitolo che non aveva senso di esistere, forzato nella sua storia, terribile a livello tecnico, banale a livello ludico e senza il guizzo creativo dell'artista.
Syberia TWB inverte un po' la tendenza, innovando il sistema di progressione e dando nuova linfa vitale alla saga. Per tutto il tempo di gioco si respira a pieni polmoni la volontà di tornare ai fasti di un tempo, grazie a delle idee nuove e intriganti... che purtroppo non sono state sviluppate nel migliore dei modi. TWB contiene numerose occasioni d'oro malamente sfruttate, che lo avrebbero potuto rendere più apprezzato da pubblico e critica. Si percepisce chiaramente che qualcosa è andato storto durante le fasi finali dello sviluppo e sicuramente il nefasto cambio di direzione non ha aiutato.

Tecnicamente il gioco è arretrato, i movimenti sono legnosi, gli enigmi sono stati ridotti all'osso, tutti estremamente facili, la trama possiede delle forzature fastidiose e un certo personaggio importante è stato reso una mera macchietta comica... però non si tratta di un brutto gioco.
Vaghen è una città meravigliosa, in cui è d'obbligo perdersi ore intere per osservarne la composizione artistica, le architetture fantasiose, le riserve naturali maestose, i giochi di luce evocativi e, perché no, godersi anche i rilassanti suoni ambientali e una colonna sonora delle grandi occasioni, composta dal fedele Inon Zur.
Inoltre, al netto di qualche sporcatura di sceneggiatura, la storia è realmente avvincente, con qualche piccolo colpo di scena capace di aumentarne il phatos.
Forse questo è uno di quei casi in cui un film avrebbe potuto trasporre meglio l'immaginazione di Sokal. Magari la serie animata, recentemente annunciata, renderà ciò possibile.

Passiamo ora al capitolo fanservice. No, non parlo di QUEL fanservice, che è comunque presente in alcune inquadrature, ma di uno più personale.
Syberia: The World Before è COSTELLATO di citazioni al primo glorioso capitolo della saga (addirittura ci sono più collegamenti con esso rispetto a Syberia 3). Non solo la città in cui è ambientata gran parte della storia è molto simile alla Valadiléne del 2002, ma la presenza di Hans Voralberg si nota a più riprese, sia nel passato con Dana Roze sia nel presente con Kate Walker, e sarà proprio Kate che nel commentare citerà ogni tre per due le sue avventure vissute tra Barrockstadt, Komkolzgrad, Aralbad, la stessa Valadiléne... inoltre, ad un certo punto, ci verrà affidato un compito che sarà IDENTICO a quello di un livello del primo Syberia.
Tutto questo solo a livello microscopico, ma se volessimo parlare più in generale possiamo osservare come la missione principale della protagonista, ossia rintracciare una giovane ragazza scomparsa tanti anni prima, è analoga a quella di rintracciare il "latitante" Hans Voralberg creduto defunto, del primo capitolo; la stessa similitudine intercorre anche tra i finali dei due giochi, entrambi molto aperti a seguiti.
E qui torna il discorso iniziale.
Syberia: TWB non è Syberia 4, poiché pare che tutto il gioco sia stato costruito in funzione del suo finale e di un suo possibile sequel, il vero quarto capitolo della saga.

Purtroppo però, Microids ha affermato che un Syberia 4 non è attualmente nei piani del team, che tuttavia non esclude eventuali dlc o espansioni... chi vuole intendere intenda.

Syberia: The World Before non è affatto un gioco brutto, anzi, è una ventata di aria fresca per una saga che sembrava stesse colando a picco. Un sollievo per i fan e una piacevole avventura per i neofiti.
Certo, le texture poco definite, i cali ingiustificati di frame e le animazioni rimaste bloccate all'epoca PS2 possono spaventare la maggior parte dei giocatori, ma non mi sento di sconsigliarglielo, poiché si tratta di un'ottima occasione per avvicinarsi ad una serie storica, che trova nei primi due capitoli gli ultimi baluardi dei classici punta e clicca, oggi quasi estinti.

E quando ci giocheranno, spero non si scordino di dedicare un momento della loro giornata alla memoria di Benoit Sokal, padre di Syberia, grande artista, uomo curioso ed eterno sognatore malinconico.



It's an adventure game so I was expecting an engaging story to keep my attention, since gaming mechanics are minimal.
In the introduction we find an old photo with a woman, that looks slightly like the main character (there literally is a dialogue option when Kate says, that she doesn't see any resemblance) and suddenly (no spoilers) finding her is the most important thing in Kate's life. After another ~2 hours, the game did not give me any reason why would I care about this mission and did not introduce anything interesting, so I just stopped playing. Even if it gets better, you can't expect the player to wait that long in a story-focused game.
As a side note, I like to go for all achievements in games and this one has a lot of easily missable ones with no chapter select after finishing the game.

Unlike a bunch of classic adventure game fans I’m not the biggest fan of Syberia 1, it still does stick with me as the writing and atmosphere are quite good, but man the puzzles are just bad, filled with utterly tedious backtracking. It’s the main reason why I skipped 2 as I always heard it’s got even worse backtracking with a less interesting setting and 3 was a genuinely bad game so I skipped that as well. World Before comes as a welcome surprise though as it is by far the best game in the series and a satisfying conclusion.

The puzzles this time around are much better as you don’t have to do much backtracking and they are just enough of them to still feel like a classic point and click adventure game like Syberia 1. The atmosphere is just as fantastic as the original game as Vahgen has a lot of wonder and charm to it. The narrative is actually a rather personal story which is cool to see as video games tend to love upping the stakes, even Syberia 1 was more of this epic trans-continental journey. The story ends up being a really emotional one too and surpasses the original game’s by a good deal. It goes into alt-history like the previous games did but this ends up rather awkwardly done this time around by turning the Nazis into the utterly goofy sounding Brown Shadow and Jewish people becoming an entirely fictional ethnicity which while seemingly was a change with the best intentions ends up feeling tone deaf and kind of diminishing of WWII/The Holocaust. Also the game feels a little too sympathetic to the closest the game has to a main antagonist to me, but it’s not a real detriment.

Overall World Before is a great conclusion and a beautifully meditative game befitting of the series' tone and themes. Definitely check it out.

this was a movie, not a video game, and it wasn't even a good movie.