Che dire del "patriottico" Vampire Survivor...
Sono rimasto folgorato da un gameplay fondamentalmente semplice, in cui esiste solamente un comando, quello del movimento. In un certo senso, si può dire che sia un gioco che si gioca da solo.
Pieno di armi, power up, modalità di gameplay, segreti, personaggi giocabili e nemici, ognuno dei quali possedente una descrizione unica, Vampire Survivors ha il grande pregio di riuscire a tenerti incollato al pad per ore ed ore senza mai annoiarti.
Altro aspetto che ho trovato interessante è il fatto che venga premiata la sperimentazione: più armi diverse usi, più abilità diverse acquisisci, più personaggi diversi utilizzi, più aumenta la probabilità che a fine run si sblocchi qualcosa di nuovo e interessante, come livelli, armi o personaggi. Ma non solo a fine run, anche nella run stessa è possibile, tramite certe combinazioni, far evolvere le proprie armi, in pieno stile Ratchet & Clank.
La trama in un titolo come questo è, chiaramente, secondaria e trascurabile, sebbene abbia degli spunti interessanti nella sua assurdità nosense.
L'unica, grossa, pecca di questo gioco è che in fin dei conti sia esteticamente antiquato e con un level design banale. C'è poca esplorazione all'interno delle mappe e, soprattutto in late game, diventa un po' frustrante dover rivedere sempre gli stessi pattern ambientali per tutta la durata di tutte le partite.
Fortunatamente, questo non basta per cancellare in me il ricordo di decine e decine di ore di relax e divertimento.
Consigliato a tutti, soprattutto agli italiani che potranno comprendere meglio le citazioni e i giochi di parole.

Reviewed on Mar 20, 2023


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