Dare un giudizio limpido a Resident Evil 4 è un compito assai arduo. Ci sono una serie di dissidi che mi attanagliano nella trattazione di quest'opera e che mi fanno gridare per metà al capolavoro e per metà alla ciofeca. Si può considerare questo titolo come un buon action tps senza condannare la mancata vena da survival horror? Si può condannare questo titolo per una serie di problematiche senza sminuirne la fama di "capolavoro" per le innovazioni e la spinta creativa portata al medium? Collegandosi a questo si può lodare l'afflusso positivo portato al mondo dei videogiochi senza considerare quello estremamente negativo che ha portato ad una saga che , personalmente sto riscoprendo solo ora , ma che all'epoca aveva una fanbase attivissima? Tra tutti questi dissidi vorrei precisare che a me il titolo è piaciuto, ha divertito parecchio, è molto longevo, bello da vedere ma ha anche una serie di magagne che sono un pugno nello stomaco e sorvolerò completamente quelle legate all'invecchiamento del titolo che risiedono in comandi legnosi ed inutilmente complicati (anche se sono un passo avanti abnorme rispetto ad i primi capitoli) scomodi per gli standard odierni anche se ci si fa l'abitudine, ed una telecamera disastrosa che molte volte è il principale elemento di difficoltà perché non ti permette di avere una visione accettabile degli angoli morti che hai davanti. Parto parlando del comparto meglio riuscito del gioco: quello tecnico/estetico. Il gioco per l'epoca era uno spacca-mascella, ancora oggi persino la sua versione peggiore, quella ps2 che ho giocato, riesce a brillare: c'è una grande mole di elementi dettagliati a schermo, modelli dei personaggi splendidamente realizzati e questo ben di dio è la base per una direzione artistica che regala scorci bellissimi e molto vari. La bellezza visiva risiede anche nelle cutscene, cutscene che tengo viva una narrazione con dei ritmi molto buoni ed omogenei e che si fa forza con un protagonista carismatico, purtroppo lo stesso non si può dire della sua assistita che oltre ad essere una palla al piede nelle fasi di gameplay lo è anche durante la narrazione risultando essere un pezzo di legno su due gambe, incapace anche di instillarti quell'irritazione tipica della damigella indifesa. La trama non è un granché, verso la fine si aggiungono un paio di personaggi e retroscena interessanti, ma l'incipit narrativo è noioso, lo sviluppo della storia principale è di un banale sconcertante, credo che se avessero affidato il plot ad un contest di fan della serie ne sarebbe uscito fuori un prodotto migliore, e dico questo anche e soprattutto per colpa di alcuni espedienti narrativi che definire patetici è riduttivo. La scelta di sostituire gli zombie con i Los Ganados, dei villici maldestri infetti da un parassita che ti ricorrono gridando in spagnolo, è di una tristezza unica ed è, a mio avviso, ingiustificabile. Parlando invece del gameplay ribadisco una premessa: non mi lamenterò della deriva action del titolo tuttavia capisco che molti fan si siano sentiti traditi da questo gioco. Ciò di cui mi lamento sono quelle componenti che hanno pagato la migrazione da Survival Horror a Tps; il level design è piatto e minimale, il backtracking sporadico e a linea retta, gli enigmi invece sono a prova di neonato. Il backtracking in particolare mi ha dato un fastidio immenso, segue sempre una struttura del tipo: a metà corridoio c'è una diramazione, una delle due vie è chiusa, se segui l'altra ti trovi una serie di corridoi che portano ad un oggetto, lo raccogli, torni indietro alla diramazione e vai avanti. Per quanto riguarda il gunplay invece ci ritroviamo orde e orde di nemici, ci sono armi particolarmente forti che permettono di devastare i nemici ammassati e le munizioni sono presenti in gran numero, si può altresì abusare di alcuni trucchetti come stunnare il nemico con un colpo alla testa o alla gamba e proseguire con un calcio che stunna e scaraventa i nemici contigui, proseguendo poi con il coltello o con le altre armi. Il coltello ha delle hitbox discutibili, specialmente quando si cerca di colpire i serpenti che dropperanno delle uova, utili per la vendita o per ripristinare la salute. Il sistema di potenziamenti e di acquisto dei vari oggetti è minimale ma funziona molto bene. Una cosa che non mi fa impazzire sono i danni o gli hp dei nemici: non so se vi sono meccaniche che non ho compreso quindi non punto direttamente il dito ma non mi spiego come lo stesso tipo di nemico nello stesso frangente possa morire a volte con un colpo mal assestato al torace, altre con una raffica di caricatori alla testa. La curva di difficoltà invece è ottima. Le boss fight sono un buon punto a favore del titolo, belle e divertenti, e anche ben bilanciate. Nonostante le molte imperfezioni il gameplay è divertente e riesce a non farti annoiare per le molte ore necessarie a portare a termine la campagna che presenta poi una serie di attività extra che allungano di molto il brodo. Insomma questo gioco è un'alternanza di piacere e disprezzo, ovviamente prevale il piacere sia chiaro. Il gioco in sé mi è piaciuto e lo considero un ottimo titolo, storicamente molto importante tra l'altro, tuttavia non riesco sinceramente a vederci questo capolavoro imprescindibile che sento nominare da molti.

Reviewed on May 16, 2022


2 Comments


1 year ago

ammazzati
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