Destinato a rimanere relegato nelle classifiche di uno sparuto manipolo di temerari, "Kentucky Route Zero" è un videogioco di enorme importanza, non fosse altro che per la capacità di mettere in luce gli enormi limiti della critica e del pubblico di giocatori, entrambi relegati ancora a una condizione di minorità.
L’opera magna di Cardboard Computer - frutto di dieci anni di lavoro - è un’avventura grafica colta e raffinata, un romanzo interattivo che usa e rielabora innumerevoli fonti letterarie e cinematografiche (da Lynch a Márquez, tanto per citare i riferimenti immediatamente evidenti) attraverso cui costruire il drammatico racconto di un’America popolata da emarginati della società in piena crisi economica, senza rinunciare a una vena di brillante ironia. Strutturato come una pièce teatrale in cinque atti e cinque intermezzi, "Kentucky Route Zero" ammanta situazioni e personaggi del realismo magico tanto caro alla più celebre letteratura sudamericana, creando un’atmosfera di lucida assurdità che rimanda a tanti classici del fantastico, conferendo ulteriore fascino al racconto dal ritmo compassato.
Recensito con il consueto pressappochismo dalle testate italiane per poi scomparire velocemente dai radar, KRZ innalza il livello del medium videoludico e attua una riuscita commistione tra differenti linguaggi amalgamati in maniera sorprendente, candidandosi di diritto a gioco del decennio. Un’esperienza che - per i motivi espressi sopra - non può essere adatta a tutti ma deve essere consigliata a tutti, aiutata dall’ottima traduzione italiana resa in uno stile molto vicino all’elegante prosa dell’inglese originale.

Reviewed on Aug 02, 2022


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