Quando vidi il primo trailer di Sifu nel giorno del reveal, ormai più di un anno fa, mi colpì da subito la meccanica caratteristica dell'invecchiamento ma oltre ciò non c'erano elementi che mi attirassero particolarmente, pertanto non ne seguii lo sviluppo e non ne attesi l'uscita. La mia attenzione sul titolo cambio drasticamente però quando iniziai a leggere i primi pareri entusiasti sul titolo.
Incuriosito dai pareri ampiamente positivi decisi di prenderlo e giocarmelo, per testare con mano questo hype improvviso che si era scatenato.
Ora, a gioco terminato, non posso che dire che Sifu è una sorpresa incredibile nel mondo video ludico nonché uno dei giochi più originali ed interessanti degli ultimi anni.
La caratteristica peculiare, che caratterizza Sifu, è la (quasi) sostituzione della morte con l'invecchiamento. Il protagonista, ogni volta che viene sconfitto, al posto che morire e resettare il livello dall'inizio o dal checkpoint, si rialza in piedi nel punto esatto in cui è finito a terra esanime, invecchiato di un numero di anni pari a quante volte di fila è stato sconfitto. Questo processo non lascia immutato il protagonista, che oltre ad invecchiare esteticamente nelle fattezze, ottiene anche una progressiva modifica delle caratteristiche, vedendosi diminuire la vita ed aumentare il danno d'attacco.
Sifu è suddiviso in 5 livelli, dove al termine di ognuno di essi è presente un boss in due fasi. Ogni livello funge da checkpoint e salva il numero minimo di anni con cui il protagonista ha iniziato ad affrontarlo, essendo questi 5 livelli sequenziali se ad esempio si termina il livello 2 a 32 anni il livello 3 si inizierà sempre con massimo 32 anni (massimo perché il numero di anni può essere ridotto rifacendo il livello 2 e terminandolo con un punteggio migliore).
Ognuno di questi 5 livelli è ben caratterizzato, con un’estetica propria che spesso omaggia opere cinematografiche cult, come ad esempio il chiaro omaggio ad Oldboy, nel lungo corridoio presente nel primo livello.
Sloclap, casa di produzione videoludica che già aveva impressionato per certi aspetti con l’embrionale Absolver, ossia il gameplay molto tecnico e allo stesso tempo fluido, riesce ad approfondire la formula realizzando un combat system semplice, molto dinamico, e allo stesso tempo profondo e personalizzabile. Sifu può essere completato, banalmente, anche senza sbloccare la maggior parte delle mosse disponibili, l'utilizzo di esse rende però il gameplay davvero vario, esteticamente immersivo ed appagante.
Le boss battle sono il fulcro del gioco, i 5 boss sono rapidamente approfonditi ma riescono a tenere tutti e 5 una certa presenza scenica, complice il fatto di avere un intero stage basato interamente sulle loro caratteristiche e personalità. Sono molto complessi per certi versi, ed ad un primo try è molto facile venir sconfitti, il senso di appagamento che ne deriva è molto, soprattutto quando si memorizzano i pattern. Unico difetto sotto questo aspetto, secondo me, è che il terzo boss, a livello di difficoltà, è più complesso del quarto. Ne risente un po’ il bilanciamento, forse invertirli sarebbe stato meglio.

Reviewed on Mar 05, 2022


Comments