un microscopico esperimento in cui l'autrice svela al mondo intero quanto l'intimità delle proprie quattro mura sia potuta diventare una prigione a causa di un periodo di profonda depressione. ho apprezzato molto la semplicità quasi sconsolata di questo gioco. il momento in cui l'autrice osserva in terza persona la sua immagine cagasburrata cumtributata distrutta smutandata sul divano penso sia ciò che mi rimarrà impresso di questa breve esperienza: quando riusciamo ad essere capaci di lasciare andare senza giudizi i momenti passati di difficoltà anche estrema siamo credo sulla strada della serenità. il gioco, il racconto in generale, nasce nel momento in cui siamo venuti a patti con tutto ciò che abbiamo attraversato, grazie al cielo non è una richiesta disordinata di aiuto ma la dichiarazione di un traguardo raggiunto. questo gioco è una pagina di diario ed ha la stessa funzione: vomitare cagasburrare all'esterno ciò che ancora rimane in noi di terribile con intento terapeutico. va molto bene.

Reviewed on Mar 20, 2023


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