Amerzone: The Explorer's Legacy

Amerzone: The Explorer's Legacy

released on Mar 18, 1999

Amerzone: The Explorer's Legacy

released on Mar 18, 1999

You are a journalist summoned by an aged explorer who has been "branded" with questionable credibility for over 50 years. The old explorer's tale tells of traveling to the mysterious Central American country, called Amerzone. His story claims that the large egg that he brought back was associated with native Indian tribal beliefs and rituals involving the proliferation of great white birds that fly continuously from the time that they are born and never land seems incredible. But curiosity and the opportunity for a good story will probably get the best of you...


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I really don't know what to say about this, there's a good number of parts about this game I enjoyed, ESPECIALLY the art direction, and I really enjoyed the navigating thru the environments (gave me a feeling I wish I had with other games, it's fantastic) but I found myself being a bit frustrated with the gameplay at times, despite it being easy, hotspots can be hard to see or find, and the story wasn't too crazy. Fulfilled my need of needing a nice "good ol' adventure game" though, there's still some value here.

Da tanto tempo sentivo la necessità di giocare all'opera prima di Benoit Sokal, padre del mio videogioco preferito, ovvero Syberia, ma per qualche motivo ho sempre rimandato l'appuntamento. E ora eccomi qui, a parlare di questa storica avventura punta e clicca.
La poetica dell'autore si iniziava già ad intravedere in questo titolo, in quanto su Amerzone sono presenti i temi fondamentali che faranno da fondamenta per i giochi seguenti. Il dualismo tra natura selvaggia e modernità è un elemento parecchio importante nella narrativa, riscontrato specialmente negli enigmi, mentre alla base della storia si trova il sogno di un vecchio idealista che, incapace di esaudirlo da solo, si affida ad una persona esterna alla vicenda, cioè il protagonista del gioco.
Rispetto ai primi due capitoli di Syberia (gli unici degni di considerazione), qui si respira un aria molto più cupa e umana, scevra da quelle atmosfere fiabesche vissute da Kate Walker, in cui vengono mescolati amore, tradimento, omicidio, potere, razzismo, religione forzata etc.
Peccato per una realizzazione finale un po' raffazonata, senza alcun phatos o climax, in cui i personaggi sembrano far tutto da soli, senza che gli si fosse chiesto o fatto niente.
Pure lo scorretto utilizzo degli effetti sonori, frequentemente buggati e ripetuti in loop senza motivo, ha influito su tale considerazione. Inoltre sono rimasto deluso dalla colonna sonora, praticamente inesistente e poco apprezzabile.
Gli enigmi sono carini, soprattutto quelli della prima parte, ma dal terzo livello in poi diventano sempre più banali e lineari, rendendo questo gioco eccessivamente facile.
La direzione artistica è interessante, riesce a farti immergere in quel mondo selvaggio e ostile di Amerzone, ma la qualità delle immagini e delle animazioni lascia parecchio a desiderare, pure per l'epoca.

Amerzone, probabilmente a causa di un budget limitato, è un gioco molto acerbo, ma fondamentale, perchè senza di esso non sarebbero mai nati quei due capolavori di Syberia e Syberia 2. Quindi non posso fare a meno di consigliarlo a tutti coloro che amano le avventure punta e clicca d'altri tempi, perchè si tratta di un importantissimo pezzo di storia del genere.