Praticamente ieri è uscita una fan-translation più accurata e allora mi son detto "ma sì, dai". Anche perché questo gioco, come tutti i giochi d'avventura per PC-98, mi intrigava abbastanza: gli horror che prendono a piene mani dai B-Movie sono sempre i benvenuti. Chiari i riferimenti a Stephen King, al filone zombie degli anni '80 (non saprei dire se proprio a Romero) e a Terminator

Purtroppo, l'ho trovato complessivamente più che mediocre. Bella ovviamente la pixel art, e decenti musica e animazioni. L'interfaccia, tipica di molte vecchie avventure command-style, è a mio parere molto scomoda e c'è il pessimo vizio di spingere il personaggio a parlare con qualcuno molteplici volte, o a osservare più volte un certo oggetto, per poter avanzare con le riflessioni, con i dialoghi e, quindi, con la storia: se insomma hai fatto click solo 2 volte su una scrivania anziché 3 rimarrai bloccato fintanto che non cliccherai anche la terza volta

Ci si mette di mezzo anche il fatto che la scrittura dei personaggi e degli eventi è veramente banale: non ho mai trovato interessante la caratterizzazione dei protagonisti (come in quasi ogni B-Horror che si rispetti è davvero piatta) e non c'è nessun mistero da svelare - l'unica particolarità è un certo plot-twist verso la fine del gioco. Come dico sempre, di per sé queste cose non sono un male, la semplicità nella scrittura può anche essere un vantaggio in molti contesti; tuttavia, se il resto del gioco non offre quasi nulla di particolare allora gli aspetti di prima non possono che diventare un difetto nel momento in cui si fa la somma delle parti. Si consideri poi come le azioni eseguibili saranno quasi sempre solo tre su sei: Look, Talk e Go. Le rimanenti (Move, Get, Use) vengono usate molto sporadicamente, limitando di molto la quantità di interazioni nonostante il fatto, come accennavo poco fa, che "Look" e "Talk" dovranno essere usate a ripetizione (certe volte anche in modo abbastanza controintuitivo). L'unico punto di redenzione lo trovo proprio negli ultimi 10 minuti di gioco, ma in poco meno di due ore di partita non sono sufficienti ovviamente per farmelo apprezzare

Du pur jeu d'exploitation bisseux avec un peu de "gore" (c'est très vite fait), une histoire que tu devines dès le début mais qui donne envie d'aller jusqu'au bout, un peu de olé olé gratos. Visuellement ca fait le job, ca a le charme des productions de l'époque avec un petit côté Horrorsoft, en moins violent. Les rares énigmes sont pas compliqués et on est sur des rails, visual novel oblige, mais il y a le mal récurrent des jeux de l'époque : faut avoir déclenché toutes les discussions et options possibles avant de pouvoir avancer et c'est parfois un peu relou quand on se rend compte qu'on a oublié de regarder une tasse random dans le décor... Durée de vie de 2-3h grand max, c'est parfait pour une petite soirée.

It feels like one of those really trashy exploitation films, even down to how poorly the women are handled! For a 90s adventure game, it really doesn't ask the player for much; the puzzles, if they can even be considered that, are very simple, and the action is just clicking on the zombie's weak point (you should know where it is). This is also one of those games where you have to examine absolutely everything in order to progress. I got stuck for like 15 minutes because, for some reason, examining a dead detective's shoulder triggered a new line of dialogue, which then allowed me to progress. The story, while predictable, does go off the rails near the end, which I did find enjoyable, and there are a few lines of dialogue that I did find funny. The pixel art is nice too!