Piacevole action/platform ispirato a titoli come Shadow of the colossus (per quanto riguarda i "boss") oppure Gravity Rush (per estetica e per movimenti). Solar Ash è un titolo dai colori sgargianti, iper dinamico e iper chiassoso per via del suo sistema di vibrazione del controller.

Inizialmente non dà una buona impressione, perché per quanto il dinamico sistema di movimento basato sul pattinaggio risultasse molto divertente e spettacolare, nonostante una calibrazione dei salti non sempre precisissima, il level design si dimostrava piuttosto claustrofobico e privo di attrattiva, riproponendo sempre gli stessi schemi senza alcuna evoluzione. Fortunatamente, tuttavia, dal terzo "mondo" in poi la qualità delle mappe di gioco migliora esponenzialmente, regalando al giocatore sezioni di gameplay da togliere il fiato, grazie all'aumento in ampiezza delle aree su cui potersi muovere liberamente, senza timore di incappare in ostacoli che interrompano la fluidità degli spostamenti.
Prima ho parlato di "action", in quanto nel corso della nostra esplorazione ci imbatteremo in alcuni mostriciattoli da abbattere con pochi attacchi, rendendoli di fatto una pura formalità, talvolta fastidiosa e basta. Le sezioni action sono dunque superflue ad un livello tale che la loro assenza non sarebbe minimamente notata. Grande spreco di risorse e di opportunità.

Esteticamente nulla da dire, è una prelibatezza per gli occhi, nonostante qualche glitch grafico e una ripetitività di fondo nei primi momenti di gioco, tra aree e nemici simili.

La trama di Solar Ash diventa più profonda man mano che si prosegue nel gioco, arrivando a toccare temi quali l'accettazione del lutto o del trauma. Il problema è come viene narrata; i dialoghi sono piuttosto altalenanti, talvolta intriganti talvolta banali e superficiali. Forse proprio a causa di questo non si riesce mai a creare un vero climax; una volta giunti alla fine lo spettatore accoglie il colpo di scena finale in maniera passiva, senza grande trasporto emotivo. Stesso discorso per il true ending, piuttosto scontato.

In conclusione, al di là di qualche bug che mi ha costretto a riavviare il gioco, posso ritenermi soddisfatto del tempo passato in compagnia di Rei e dei suoi pattini quantistici. Certo, avrei preferito vivere un'esperienza più curata nei dettagli, ma alla fine si tratta sempre di un team indie. Se avete attivo il Game Pass, dateci un'occhiata, ne varrà la pena.

Reviewed on Oct 12, 2023


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