Mother, conosciuto anche con il nome di Earthbound Beginnings, è un jrpg di grande rilevanza storica e fonte di ispirazione per tantissimi giochi, dal 1989 ad oggi; titoli recentissimi come Undertale e Omori, infatti, presentano diverse analogie, principalmente nello stile dei nemici e dei dialoghi.
A sua volta, Mother si ispira ai due grandi neonati colossi del genere ruolistico orientale, ovvero Final Fantasy e Dragon Quest, reinterpretandoli in chiave più umoristica e contemporanea. Al posto di partire all'avventura per salvare principi e principesse di castelli medievali, il protagonista sarà un normale ragazzetto americano che, armato della sua fidata mazza da baseball, andrà in giro per la nazione al fine di comprendere il motivo dietro agli eventi paranormali che stanno mettendo in pericolo il mondo intero. Detta così può sembrare una storia banale... e a larghi tratti lo è... salvo poi subire un'impennata di eventi ed emozioni verso gli ultimi minuti di gioco. Quel che pare un gioco per bambini in realtà nasconde ben altro, tanto da far parlar di sè ancora oggi. Persino la colonna sonora risulta sorprendente, essendo composta da tracce orecchiabili e piacevoli anche in seguito ad un ripetuto ascolto continuativo, oltre al fatto che esistono ost variabili a seconda del contesto in cui ci si trova.
Veniamo ora al vero nucleo di Mother: il gameplay. Al di là del design bizzarro dei nemici, perlopiù persone, animali o oggetti di vita quotidiana impossessati da un'entità malvagia, la componente ruolistica è piuttosto solida e leggermente innovativa in certi frangenti, come lo scalo recuperabile degli hp ad ogni danno subito. Il vero grande problema di questo gioco sta nella sua mappa: enorme, troppo grande e tutta identica a sè nelle inquadrature. La vera sfida non è quella di sconfiggere nemici potenti, ma quella di orientarsi nelle immense ambientazioni. Da un lato capisco l'intenzione di creare un arcaico contesto open-world in stile Breath of the Wild, ma qui si è esagerato nelle misure: la distanza tra una città e l'altra è paragonabile a quella che esisterebbe nel mondo reale e il tempo di attraversata pure; in più non c'è modo di velocizzare il passo, rendendo così il backtracking oltremodo tedioso (quantomeno fino all'ottenimento del, nascostissimo, potere del teletrasporto).

Mother è una pietra miliare del videogioco, capace di essere al contempo vecchio e giovane, fastidioso e divertente, banale ed emozionante.
Di certo non è affatto un retrogame per tutti, pensateci due volte prima di spendere tempo e soldi per metterci sopra le mani... ma se sarete abbastanza coraggiosi, alla fin fine ne uscirete soddisfatti.

Reviewed on Dec 20, 2023


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