Breve avventura grafica dai toni surreali, ispirata al visionario Yume Nikki e tratta, purtroppo, da una drammatica storia vera.

Lisa: The First è una allegoria interattiva dell'abuso domestico e, soprattutto, delle profonde cicatrici che tale crimine lascia, indelebili, nella mente delle vittime.

La struttura ludica è ispirata a quella del sopracitato Yume Nikki, nella quale viene data al giocatore la possibilità di esplorare cinque livelli, ognuno con una tematica differente, nell'ordine che si preferisce, nei quali sarà possibile raccogliere oggetti per barattarli o utilizzarli al fine di risolvere piccoli enigmi.
Per quanto le premesse siano interessanti, il prodotto finale abbassa le aspettative; a mente fredda risulta molto più lineare di quel che sembra, gli enigmi sono banali e talvolta il codice di gioco esprime certe ingenuità, spiegabili tranquillamente con l'inesperienza del dev alla sua opera prima e alla gratuità del software. Inoltre, ciò passa irrimediabilmente in secondo piano, dato che il focus principale di questa esperienza rimane la trama.

Nonostante non contenga esplicitamente alcun elemento spaventoso, "Lisa: The First" riesce comunque ad inquietare il giocatore, seppur indirettamente; il disagio non scaturisce da jumpscare o immagini grottesche, quanto più dalla terrificante verità celata dietro a tutto ciò.
Non è il gioco a spaventare, ma la nostra realtà quotidiana.



Reviewed on May 11, 2024


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