Terza tappa dell' "Old Kojima's Tour": Policenauts.
Ad oggi questo è stato il gioco più difficile da reperire e da giocare, in quanto non è mai stato localizzato in altre lingue al di fuori del giapponese, che non conosco.
Fortunatamente, sono riuscito a trovare online una traduzione fan made dei dialoghi testuali, quindi posso dire di essere riuscito a comprendere interamente la contorta avventura noir sci-fi.

Inizio dicendo che, come Snatcher, Policenauts è un titolo peculiare, in quanto mescola un importante blocco visual novel a delle sezioni, anche piuttosto concitate, fps arcade. L'idea di per sé è accattivante (mi riferisco alla versione PS1), ma la dura realtà mette davanti ad una scomoda verità: mirare con le freccette direzionali è un crimine contro l'umanità. Scomodo e legnoso, il sistema di mira si dimostra essere una non trascurabile infezione in un gioco che avrebbe le potenzialità per valere di più. Le parti shooting falliscono nel loro intento di alleggerire la prolissa narrazione di questo "anime interattivo", diventando solamente un ostacolo da superare con sofferenza. (A causa di ciò, sono stato obbligato a rinunciare a battere il record di Maryl al tiro al bersaglio. Peccato...)
Anche le parti "punta e clicca" non sono da meno, sebbene per motivi diversi. Talvolta per poter procedere con la storia, eseguendo azioni o prendendo decisioni che per noi giocatori paiono ovvie, dovremmo ispezionare tutti i possibili oggetti di scena, pure quelli più inutili, ed esaurire ogni possibile dialogo di ogni npc, frenando così non solo il ritmo narrativo, ma anche la voglia di continuare a giocare.
Altro piccolo appunto, che forse è solamente una mia percezione erronea: non ho trovato molto convincenti le animazioni delle cutscene, sembravano molto cheap.

Quindi Policenauts è un disastro? No, l'ho trovato un bel gioco. La storia, sebbene il finale sembri una parodia di se stesso, è davvero affascinante, con delle trovate geniali e diversi colpi di scena (un po' prevedibili). Il cast è colmo di personaggi memorabili, diversi dei quali verranno riproposti nei futuri Metal Gear, a cui ti affezioni e ti dispiace vederli soffrire.
E poi non dimentichiamoci che il titolo è quasi interamente doppiato, oltretutto in maniera eccelsa, e contiene una buona colonna sonora.

In conclusione, posso dire che Policenauts non è un gioco da buttare, ma sicuramente tra le opere del Maestro Kojima è una delle meno riuscite.

See you space policenauts!

Reviewed on Jun 09, 2023


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