Parto subito col dire che il DLC di Outer Wilds entra di diritto nell'olimpo dei migliori contenuti aggiuntivi mai creati, perché non solo aggiunge una nuova "main quest" interessante e ricca di misteri, ma stravolge, pur mantenendo le stesse meccaniche di base, lo stile di progressione, regalando così al giocatore un diverso tipo di esperienza ludica. In sostanza, se EotE fosse stato venduto come gioco a sè ("Outer Wilds 2", per intenderci) nessuno avrebbe avuto da ridire.

Può sembrare un paradosso, ma ciò che, indubbiamente, rappresenta il fiore all'occhiello di questo DLC, risulta essere anche il motivo per cui quest'esperienza non potrà mai competere con quella del gioco base.
Mentre Outer Wilds propone un sistema di progressione perlopiù rilassato e intrecciato, in cui si è liberi di esplorare i pianeti nell'ordine che si preferisce, Echoes of the Eye possiede un'impronta più lineare e cupa, arrivando talvolta ad assumere la forma di un vero e proprio survival horror in prima persona, ispirato principalmente a giochi come Amnesia o Outlast. Il problema, dunque, non è tanto questa svolta creepy in sè, che in realtà riesce benissimo nel suo obiettivo di spaventare e inquietare, quanto il fatto che si sia persa quella brillante originalità che ha contraddistinto il gioco base in funzione di una ben più tradizionale esperienza horror, talvolta ricalcando in proporzione 1:1 i titoli sopracitati.
Un'altra piccola critica la voglio riservare al loop temporale. Dato che gli ambienti dello Straniero sono pieni di punti di interesse, oppure poco illuminati (la luce in questo DLC svolge un ruolo fondamentale), avrei preferito che il tempo a nostra disposizione fosse dilatato, magari tramite qualche escamotage fornito dalla tecnologia aliena, perché in questo modo risulta parecchio difficile portare a termine in maniera soddisfacente un ciclo temporale esplorativo, rendendo frustrante e ridondante ricominciare ogni volta dalla nostra navetta. Immagino che ciò sia stato pensato come furbo espediente per aumentare la longevità del DLC, ma non ce n'era bisogno dato che è già corposo di suo.

Nonostante tutto, come ho accennato in precedenza, Echoes of the Eye si dimostra essere un capitolo aggiuntivo di enorme pregio, in cui anche elementi all'apparenza poco rilevanti, come il "fuoco" e la luce, qui assumono un'importanza chiave nella risoluzione di enigmi, sempre soddisfacenti da risolvere.
La storia, che si intreccia perfettamente con l'originale, la cui narrazione viene cambiata e rinnovata, ha il pregio di far provare al giocatore una gran varietà di emozioni, dallo stupore alla disperazione, portandolo a riflettere su temi profondi tramite un messaggio di fondo così diretto a noi "spettatori" da risultare quasi una rottura della quarta parete; il tutto, poi, culmina in un finale eccezionale, capace di rivaleggiare con quello ancor più eclatante di Outer Wilds.

Se avete amato Outer Wilds e siete tra i pochi a non aver acquistato la Archeologist Edition, fatevi un regalo e scaricatevi questo incredibile DLC, qualunque sia il prezzo.
Saranno assolutamente soldi ben spesi.

Reviewed on Aug 10, 2023


Comments