Mi sono interfacciato a questo titolo con grande curiosità, dettata dalla fama del titolo, e già dai primi trailer e dalle prime informazioni ne rimasi folgorato.

La componente Horror non è fondata esclusivamente sui jump scare, come molti giochi horror, ansi Amnesia The Bunker mi ha fatto venire l’ansia in molti frangenti, anche quando apparentemente le cose erano del tutto calme. La chiave di questo successo è proprio l’ambientazione: il Bunker è un luogo claustrofobico pieno di minacce sia in forma Bestiale che in quanto trappole lasciate dai nostri compagni prima di essere divorati.

La meccanica del Generatore è assolutamente fantastica, poiché fa entrare il giocatore in uno stato di ansia perenne pensando al tempo che scorre, e alla benzina che esaurisce, ma anche alle scorte di carburante rimanenti con cui alimentare la luce, costringendo spesso e volentieri ad effettuare dei giri per la mappa alla ricerca di questo liquido oleoso.

Il gameplay ha una base solida che è quello tipica degli Amnesia, ma con l’aggiunta di nuove componenti che rendono il titolo unico e divertente, come il poco citato Generatore e la Pistola, proprio quest’ultima ramifica ancora di più il gameplay: può essere usata come una normale arma di difesa contro la Bestia, ma anche per rompere eventuali lucchetti sparsi per la mappa.

L’idea di rendere il tutto cosi randomico: codici, oggetti, addirittura anche gli armadietti e l’aggiunta dei fusibili per alimentare alcune zone di mappa rendere la ri-giocabilità di questo titolo a livelli imbarazzanti.

Per me questo è il miglior titolo del Brand e aggiungo uno dei giochi Horror più belli del 2023, ma anche degli ultimi anni.