Penso di non essermi mai rotto così tanto le palle in vita mia

Primo titolo del sottogruppo dei "Mystery Dungeon" avente come protagonista un Chocobo di Final Fantasy, qui chiamato Poulet. Come oggi ci si può aspettare da questa serie, si tratta dell'ennesimo gioco con cui Square ha voluto sniffare il successo e la fama di Rogue. La OST è sinceramente molto piacevole, ma tolta quella non c'è pressoché nulla che mi abbia stimolato interesse: la storia/gli eventi principali/le interazioni con gli NPC sono molto semplici al punto da provocarmi una profondo senso di noia, i dungeon in sé sono parecchio monotoni e semplici, le creature che lo abitano non costituiscono praticamente mai un reale pericolo neanche nelle fasi più avanzate e ai livelli più alti, e l'hub centrale visitabile per vendere e fare acquisti è eccessivamente piccolo e troppo scarsamente popolato per essere effettivamente un luogo di interesse e per spezzare i (lenti) ritmi di esplorazione dei dungeon. Quasi sempre, per vincere una battaglia, è sufficiente alternare attacchi normalissimi con stregonerie ed evocazioni: una formula che tutto sommato si ripropone ancora con i recenti Pokémon Mystery Dungeon, ma che in questo gioco (per la povertà di contenuto) riesce solo a restituirmi una forte sensazione di lentezza e monotonia nell'avanzamento del gioco.
Interessante la volontà di includere, come in FFIV, l'Active Time Battle per rendere più dinamico il combattimento a turni. Il modo in cui è stato integrato nel design di gioco, tuttavia, a mio parere trivializza di parecchio vari combattimenti sin da subito

Reviewed on Apr 25, 2022


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