This review contains spoilers

la prima metà di metal gear solid è quanto di più vicino alla perfezione sia stato espresso nella storia dei videogiochi. il ritmo è serratissimo e vieni sorpreso da nuove trovate di gameplay l'una dopo l'altra. posso solo immaginare cosa abbia significato per un giocatore degli anni 90 la boss fight con psycho mantis, o finire in una cella di una base segreta con soltanto una boccetta di ketchup...dev'essere stato qualcosa di simile a ciò che hanno provato gli uomini della fine dell'ottocento davanti al primo film frame-by-frame di un cavallo che galoppa. anche le cutscenes, così vicine al cinema e così lontane dal linguaggio dei videogiochi, proiettano l'opera in un mondo del futuro. fa niente se i dialoghi abbondano di imbarazzanti battute a sfondo sessuale che spesso rasentano il creepy o l'insensato. il sistema stealth, poi, funziona alla perfezione. hai a disposizione più di un metodo per penetrare negli edifici, raggiungere una stanza, risolvere un incontro con un nemico. c'è spazio per la creatività e la libertà. creatività e libertà che purtroppo vengono meno nella seconda parte del gioco. dall'essere uno pseudo-immersive simulator stealth, MGS diventa un gioco d'azione. nella torre di comunicazione dovrete percorrere una lunghissima scala facendovi largo con una quantità di nemici incalcolabile. spara, uccidi, vai avanti, ripeti. un episodio frustrante che spero finisca presto: e una volta chiuso eccoci sul tetto, ad affrontare una boss fight che non è che sia proprio entusiasmante. va bene, andiamo avanti. il gioco vira di nuovo sullo stealth nella sezione della fornace. una sezione troppo breve, un intermezzo che condurrà verso un'altra boss fight (questa più interessante: finalmente un boss con cui posso usare l'arma che mi pare, e sconfiggerlo come mi pare). dopo quest'ultimo boss, finalmente arrivi a cospetto del metal gear: dopo averne sentito parlare per ore, fa un certo effetto. ad esso è legato un puzzle la cui risoluzione, però, costringe a un abominevole (seppur relativamente breve) backtracking che non ha ragione d'esistere. va bene, puzzle risolto: ora sono a tu per tu contro il metal gear guidato da liquid snake. ho odiato questa boss fight con tutto me stesso. è troppo frustrante finché non capisci il trucco per chiuderla in scioltezza, e a quel punto diventa pure troppo semplice. ora a cazzotti contro liquid snake, bisogna sconfiggerlo prima che il tempo finisca: anche questa una sorta di boss fight più frustrante che divertente.

spiace che il gioco non riesca a reggere lo stesso ritmo dall'inizio alla fine. per questo faccio fatica a considerarlo un gioco "perfetto". ma è talmente iconico e talmente geniale e regge talmente bene dopo vent'anni, e cosa vuoi dirgli? rimane un faro, un obiettivo da raggiungere, ciò a cui vorrei tendesse qualsiasi videogioco, un'esperienza adulta nuova diversa e importante e che fugge dai soliti riempitivi perditempo a cui siamo costretti con il videogioco medio. importantissimo

Reviewed on May 27, 2024


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