5 reviews liked by Ayjax


Some really terrible localization, and a few rough spots, but the heart of this game shines through. Mondo feels.

This review contains spoilers

Ero davvero molto interessato e intrigato nel vedere un Metroidvania che volesse mettere in risalto il primo segmento del nome del genere di cui esso fa parte, e ho aspettato impazientemente l'uscita di Ghost Song, totalmente ignaro di chi siano gli autori, se questo sia il loro primo lavoro o meno. Che sia così o no, non sarà giustificazione di ciò che ho da dire, e mamma mia se ho da parlare...

Partiamo con ordine. Il gioco riesce in maniera decente a ricreare un'atmosfera e un ambiente accattivante, simile ad un Metroid, nonostante la presenza di una base piena di NPC(presenti anche nell'intera mappa) non diano quel senso di isolamento e totale solitudine che mi han sempre affascinato dei Metroid, ma magari il team non puntava a questo.

Dal punto di vista narrativo non mi è chiaro molto, la narrazione è subdola, con poche informazioni che derivano principalmente da interminabili dialoghi con gli NPC, a volte davvero lunghi e molto spesso incentrati più sui problemi personali di questi ultimi piuttosto che sulle vicende che avvengono nel mondo. Non avendo approfondito abbastanza, non mi dilungo oltre.

Il gioco, come già detto, è un Metroidvania, ma trae forte ispirazione da Hollow Knight e, ovviamente, Dark Souls. Parlando di Dark Souls, mi duole anche sottolineare che vedo molte meccaniche di gioco riprese da Dark Souls 2, e da qui non vi nego che il gioco, personalmente, mi ha deluso profondamente.

Vorrei parlare prima velocemente del lato sonoro del gioco. Oltre alla colonna sonora, che ho trovato davvero monotona e per nulla variegata (non figura davvero nessuna OST ), il gioco soffre (ed è davvero incredibilmente fastidioso) di problemi di equalizzazione audio imperdonabili. Non importa quanto impostiate alto o basso il volume, ci saranno SFX o anche voci che vi spaccheranno i timpani per quanto siano alti (così alti da essere anche fortemente distorti, comunque ho giocato solo in cuffia, quindi non saprei se sia così anche da speaker).

Il gameplay, nel complesso, non è neanche malvagio; purtroppo scelte, level design e meccaniche di gioco alquanto discutibili rovinano davvero l'esperienza nella sua interezza. Il gioco tende ad avere un livello di difficoltà abbastanza punitivo nelle prime fasi di gioco per poi semplificarsi grazie a potenziamenti che otterremo durante l'esplorazione del mondo, alcuni permanenti per migliorare le opzioni di movimento, altri equipaggiabili per migliorare i parametri o equipaggiare diversi tipi di armi e cannoni (come il sistema degli amuleti di Hollow Knight).

Ora ci divertiamo.
Il gioco prende due meccaniche in particolare da Dark Souls 2. Oltre al classico "muori, perdi le anime, recuperale sul posto o le perderai irrimediabilmente ad una seconda morte", il gioco troverà anche un modo aggiuntivo di punire la morte del giocatore. La vita totale del giocatore si abbasserà progressivamente per ogni morte, fino a dimmezzarla (o quasi). In più gli Healing Cores (le Estus per intenderci) ci cureranno progressivamente e non istantaneamente. Nonostante la seconda non sia chissà quale disastro, ho trovato la prima meccanica totalmente superflua, in quanto il problema ricade anche sul fatto che per recuperare la vita mancante dovremmo ripararci presso delle statue che saranno sparse per la mappa di gioco (e in nessun altro modo).

E qui un altro punto a sfavore a mio avviso ricade proprio nel level design. Queste statue serviranno non solo a ripararci, ma anche a salire di livello e fungeranno anche come punti di viaggio rapido per poterci spostare velocemente presso altre statue. Il problema qui è il seguente: le statue non solo sono poche a mio avviso, ma sono anche posizionate in posti "scomodi", lontani da molti punti d'interesse principali, lontani da punti di salvataggio, rendendo il backtracking per ripararsi (magari prima di un boss) davvero tedioso e pericoloso se abbiamo perso i Nanogel (le anime) in precedenza. Aggiungo inoltre che anche i punti di salvataggio sono posizionato distanti dai boss e poche volte mi è capitato di trovare degli shortcut particolarmente efficaci per poter tornare ad un boss senza troppi problemi, inoltre non capisco proprio la scelta di rendere il Level Up disponibile solo alle statue sopra citate piuttosto che ad ogni punto di salvataggio avendo essi la sola funzione di salvare il gioco, valere come checkpoint e ripristinare vita e Healing Core. Meccaniche e design di gioco che rendono l'esperienza spesso davvero frustrante , e al solo scopo di allungare il brodo, essendo che probabilmente privati di queste limitazioni il gioco durerebbe anche metà delle 8 ore che ho speso per finirlo [MINOR SPOILER: Quando dovremmo recuperare delle parti per completare la quest principale, non avremo neanche la possibilità di usare il viaggio rapido, in quanto finchè non porteremo quell'oggetto a destinazione quest'ultimo sarà totalmente disattivato].

Non ho approfondito molto le quest secondarie degli NPC, ne ho portate a termine un paio e mi sono sembrate abbastanza godibili, senza infamia nè lode.

Piccola nota anche sui comandi, piuttosto legnosi e, per mia infinita rabbia, non modificabili...

In conclusione, Ghost Song è un Metroidvania che poteva aspirare a molto più di quello che ha mostrato. Non mi sento di bocciarlo in quanto il sistema di combattimento, dopotutto, funziona relativamente bene e l'esplorazione mostra comunque lati interessanti. Un peccato che cada sotto il peso delle sue stesse meccaniche rindondanti, obsolete e a tratti frustranti.

Davvero un peccato.

Voto finale: 6.5/10


me before starting this game: i can fix her
me on day 30: i made her worse

After experiencing a lot of side material (novels, audio dramas and so on) I had to rethink my opinions on the game and yeah, I think its even more peak now

Might honestly be the only modern JRPG series to rival Xenogears