Cocoon rappresenta, da un punto di vista artistico, il miglior videogioco nel panorama indie, condividendo questa posizione con pochi altri esponenti del calibro di Cuphead. Tante sono le ambientazioni di questo gioco, ognuna curata nei minimi dettagli, che si sovrapporranno e mescoleranno senza soluzione di continuità, rallentamenti o caricamenti di alcun tipo. Le numerose animazioni ambientali che si susseguiranno fluidamente senza sosta ad ogni nostro progresso forniscono a Cocoon un'inaspettato senso di dinamicità e di vitalità, nonostante l'atmosfera "biopunk", quasi post-apocalittica, suggerirebbe il contrario.

Lo stile silenzioso e interpretativo di questo gioco è un marchio di fabbrica di Jeppe Carlsen, già autore di Limbo e Inside che, per l'occasione, abbandona il puzzle-platform 2D per abbracciare un più ampio puzzle-adventure in 3D dagli sporadici toni action.
Sebbene, tuttavia, il lato creativo dell'opera sia ineccepibile, quello narrativo non riesce a impressionare e a stimolare alla riflessione il videogiocatore; essendo il protagonista di questa avventura una specie di insetto, diviene difficile immedesimarsi in lui e comprendere le sue azioni, rendendo così la chiave di lettura di quest'opera molto più sfuggente.
Non che questo sia necessariamente un difetto, ma inevitabilmente crea un certo distacco emotivo tra il giocatore e il gioco.

Pad alla mano, Cocoon si dimostra un solido puzzle game, piacevole da giocare e con enigmi che sì sono mediamente facili e basati su una singola intuizione, ma al tempo stesso soddisfacenti da portare a termine, anche grazie ad un level design degno di nota.
Sinceramente avrei preferito vedere sviluppati questi puzzle in maniera decisamente più approfondita. La caratteristica principale di questo titolo era la possibilità di entrare in ed uscire da un mondo all'altro senza soluzione di continuità, creando delle strutture talvolta paradossali o a matrioska, in cui le varie mappe di gioco potevano essere mescolate e inserite dentro o fuori rispetto ad un'altra specifica mappa (tranquilli, è molto più complicato a dirsi che a farsi). Ebbene, Cocoon non riesce, se non alle battute finali, ad utilizzare questa caratteristica per creare enigmi intricati e risolvibili tramite più livelli di ragionamento. Occasione persa, che spero possa venire riparata tramite contenuti aggiuntivi o tramite il rilascio di un editor per la creazione di nuovi enigmi.
Nel gioco sono presenti anche quattro piccole bossfight, volte a spezzare la monotonia schematica che poteva affliggere la prima metà di gioco. Piacevoli, ma pure formalità.

Cocoon è un indie da giocare assolutamente e, soprattutto per chi possiede l'abbonamento al Game Pass, diventa un obbligo imprescindibile. Purtroppo non dura molto, sulle 5 ore lo si riesce a portare a termine, ma ne valgono assolutamente la pena.

Reviewed on Oct 04, 2023


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