Ammaliante, Carismatico e Divertente. Tre aggettivi che descrivono appieno l'hack'n'slash - o per meglio dire, lo "Stylish Action" - fuori di testa di Hideki Kamiya.

Se in Devil May Cry abbiamo avuto l'opportunità di giocare nei panni dell'affascinante cacciatore di demoni Dante, in questo titolo targato Platinum Games impersoneremo una strega demoniaca in guerra contro le schiere degli angeli.
Un capovolgimento di fronte che si riflette pure nel mood generale dell'opera, ora più comico e irriverente. Emblema di tutto ciò è l'iconica protagonista: Bayonetta, unica superstite di un antico clan di streghe che, risvegliatasi dopo 500 anni di sonno, vagherà in giro per il mondo alla ricerca della sua memoria perduta. A prima vista il suo design può essere per alcuni scambiato per sessista, ma una volta approfondito meglio l'argomento ci si ritrova davanti ad un personaggio stupendamente architettato, che non cede mai agli stereotipi del passato, sovvertendoli e abbattendoli, arrivando anche a sfidare qualche taboo tramite una comicità fatta di eccessi e assurdità, pur senza tralasciare momenti leggermente più seri. Lo stile di combattimento ne è un grande esempio, dato che le animazioni delle mosse saranno piccole coreografie nelle quali Bayonetta sfoggerà appieno tutto il suo fascino tramite passi di danza.
Al di là di ciò, la parte ludica di Bayonetta è solidissima in ogni suo punto, con una difficoltà che sale esponenzialmente verso il finale e un sacco di combo differenti, facili da eseguire e divertenti da usare. Gli unici lati negativi risiedono nell'esigua varietà dell'arsenale a nostra disposizione, nella telecamera (difficilmente manipolabile negli spazi stretti) e nella gestione di alcuni nemici minori, resi talmente aggressivi e pericolosi al punto da risultare più ostici del boss finale.
A livello grafico si tratta sicuramente di un buon prodotto, ma ciò che brilla maggiormente è l'estetica, il reparto artistico: dalle ambientazioni moderne a quelle medievali, dalle infernali alle celestiali, ogni singola mappa di questo gioco è una meraviglia per gli occhi e, come stelle nel cielo, ogni singolo nemico, dal più debole al più forte, è mitologicamente ben ispirato e concettualmente evocativo. A corredo di tutto ciò, la colonna sonora, che varia da reinterpretazioni di brani realmente esistenti, tra cui "Fly me to the moon" di Sinatra, a brani epici e sacrali, il tutto mantenendo coerenza con l'azione di gioco. Anche il doppiaggio non è male, molto apprezzabile il fatto che abbiano dato alla protagonista uno spiccato accento britannico.

Insomma, Bayonetta è un gioco che prosegue nella direzione Stylish-Action tanto amata da Kamiya e lo fa con sfrontatezza, senza mai risultare ridondante o pesante. Pure la trama, per quanto semplice, può essere apprezzabile e incuriosire il giocatore. Non è tuttavia un gioco per tutti, dato che la curva di difficoltà sarà molto ripida e, talvolta, ingiusta, oltre che per il fatto che la caratterizzazione della protagonista, se fraintesa, può risultare ad alcuni fastidiosa e invadente. Però fregatevene e giocateci, ne val la pena.

"Don't worry about quality. I've got quantity!"

Reviewed on Jan 26, 2024


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