Quando la semplicità può portare a grandi risultati.

Humanity è fatto così. Gioco dalle semplici meccaniche e dalla semplice realizzazione tecnica. Semplice, ma non banale.
Così come ogni casa è costruita partendo da semplici mattoni, Humanity è costituito partendo da semplici meccaniche e semplici texture che, messe insieme da sapienti menti creative, danno vita ad un puzzle game sorprendentemente versatile, che saprà intrattenere anche i più appassionati del genere.
Stesso discorso va applicato alla direzione artistica, la quale, specialmente nelle parti finali, regala coreografie geometriche impressionanti, al cui confronto non potremo far altro che sentirci insignificanti.

Quel che si può dire della storia, senza privare il paziente (o pazzo?) lettore del gusto della scoperta, lo suggerisce il titolo stesso: Humanity sarà una grande riflessione filosofica sul concetto di umanità, in cui verranno posti quesiti sulla sua essenza e sul suo percorso verso un imperscrutabile destino.
Sebbene ciò non sia una novità nella narrazione videoludica, rimane comunque uno spunto interessante su cui riflettere nella vita quotidiana.

La semplicità è anche relax. Certi enigmi risulteranno parecchio difficili da risolvere, ma la sperimentale ed armonica colonna sonora attutirà ogni nostro stress, rendendo il processo di "trial and error" per nulla svilente, anzi, si verrà incentivati a provare e riprovare ogni livello fino a trovare la soluzione più ottimizzata e funzionale possibile.

Il protagonista, un frammento di luce pura a forma di cane, dovrà guidare l'umanità al termine del livello per completare il puzzle, e per farlo avrà a disposizione una serie di "segnali stradali" da posizionare in giro per la mappa. Il controllo di questo personaggio sarà dunque di vitale importanza per la corretta fruizione del gioco; per quanto, pad alla mano, comandare questo lucente cagnolino sia piacevole, risulta altresì super limitante, dato che non sempre potremmo raggiungere comodamente ogni anfratto del livello, anche quando servirebbe un tempismo preciso. Tal cosa può essere vista come "difficoltà aggiuntiva", ma in realtà è solo una "difficoltà artificiale" che non aggiunge niente di più all'esperienza complessiva.

Da apprezzare, inoltre, la modalità "area personalizzata", in cui sarà possibile, con un editor ricco ed intuitivo, creare dei propri livelli da condividere alla comunità, in cui far sfoggio di tutta la propria creatività.

Se cercate un esperienza rilassata ma non per questo facile e banale, Humanity è ciò che fa al caso vostro. Uno dei migliori puzzle game degli ultimi tempi. E pure in VR. Nice.

"Woof woof!"

Reviewed on Mar 26, 2024


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