Avevo molte aspettative su Atomic Heart, nonostante fosse l'opera prima di un team indipendente. Purtroppo, molte di esse sono state disattese, quindi il voto ne ha subito le conseguenze.
Intendiamoci, non si tratta di un brutto titolo, anzi... AH è riuscito ad intrattenermi, sebbene non da subito, e a coinvolgermi sempre di più con l'avanzare del tempo, tanto da arrivare a farmi compiere qualche livello extra del tutto facoltativo.
Il problema risiede nei piccoli, ma numerosi, bug che mi obbligavano a caricare vecchi salvataggi pur di continuare a giocare. Ero arrivato ad un certo punto che avevo paura a muovermi perchè temevo di rimanere incastrato in un buchetto nel terreno e di dover ricominciare l'intero capitolo.

La direzione artistica di questo gioco è mastodontica, meritevole di una candidatura ai TGA... ma lo stesso discorso non vale per i dettagli, in cui la mancanza di esperienza degli sviluppatori ha svolto un ruolo chiave nel compiere certi sciocchi errori, che purtroppo rovinano l'immersione nel gioco.

La storia è semplice, ma funziona e non mancano colpi di scena sorprendenti. Però la sceneggiatura è pessima, tra personaggi totalmente inutili e dialoghi scemi. Si salva solamente P-3, il protagonista, che ho trovato molto ben strutturato.

Il vero punto forte del gioco, oltre al gameplay, è senza dubbio la colonna sonora, che mischia canti popolari sovietici a brani più elettronici e moderni. Il picco è stato senza alcun dubbio il livello del teatro.

Tirando le somme, come opera prima e indipendente, Atomic Hearts si tratta di un ottimo gioco, che fa ben sperare per la carriera di questa giovane software house.
Gioco consigliato a pochi, principalmente a chi ha amato la trilogia dei Bioshock, da cui viene presa tantissima ispirazione.

Reviewed on Feb 28, 2023


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