3 reviews liked by Kesano


Combining so many game mechanics into a fluid system is incredible. I think my only gripe with this game is that it's way too short, and that the puzzle/hunt/restaurant tasks start to become tedious after a while. Nonetheless, I really liked this!

I remember asking for this and a few other games from my parents when I was 14. I'm 100% sure 14 year old me would've loved this, but halfway through the game, I started realizing how much I and my interests had changed. I am 22 now. I bought the game myself. I love the feeling of finally being able to open one of the games that I've wanted to own for so long, it's like trying to impress the inner child in me.

3 stars for the game
5 stars for the feeling

La Grande Guerra viene spesso messa in secondo piano a fronte di una ben più romanzabile, ma non meno terrificante, Seconda Guerra Mondiale. Valiant Hearts non commette questo errore, portandoci a conoscere da vicino tutti gli orrori di questo ingiustificabile conflitto con un occhio il più possibile neutrale.

Dal punto di vista storico questo gioco è una perla: numerosi saranno i documenti storici che potremmo leggere di battaglia in battaglia, con allegate foto reali di repertorio, così come numerosi saranno i reperti dell'epoca che potremmo raccogliere esplorando, come lettere dal fronte, armature tipiche, piastrine, passatempi artigianali... insomma, troveremo tutto ciò che occorre per poterci immergere totalmente nelle cupe atmosfere del fronte occidentale.

La musica, lo stile artistico e i personaggi sono tutti elementi interessanti e ben strutturati. Il problema però è la carente offerta ludica che VH ci propone.
In teoria dovrebbe essere ispirato alle avventure grafiche 2D di Lucasarts, ma il gioco fallisce clamorosamente nell'aspetto più importante di un prodotto di questo tipo: il divertimento.
Dal primo all'ultimo minuto Valiant Hearts è una noia mortale, che ripete sempre costantemente lo stesso schema, missione dopo missione, cambiando solamente la mappa di gioco e talvolta i protagonisti.

Non c'è molto altro da dire, il gioco è tutto lì.
Vedendo quanto hanno trascurato la parte ludica a fronte di un'eccellente contenuto storico e documentaristico, verrebbe da pensare che forse il videogioco non sia la forma adatta per quest'opera...