I rogue-lite sono probabilmente il genere che sta interessando di più ultimamente, le run sono rapide e complesse riuscendo a dare la sensazione di aver esplorato il gioco anche dopo solo pochi tentavi. In Hades la narrazione si adatta perfettamente al morire/risorgere/ripartire da capo, i personaggi sono pensati per cambiare il loro atteggiamento in base a quante volte e come hai interagito con loro nel corso delle run e così anche il progredire della trama principale, questo unito a numerosi sbloccabili e potenziamenti invoglia senza problemi al continuo del gioco anche dopo il primo step di completamento. In sintesi: gameplay frenetico e variabile in base all'equipaggiamento scelto, ambiente di gioco dettagliato, grafica curata e vivace, hack n slash iper reattivo, dialoghi molto brevi ma ben elaborati per fornire diverse strade alternative per approfondire i diversi personaggi incontrati e poi boh se mi viene altro lo aggiungo

ho passato 20 minuti a cavalcare un lamantino

gioco di esplorazione marina in cui si possono osservare molte creature marine tramite la "meditazione" e le più grandi si possono anche "cavalcare". Si può nuotare, muovere la telecamera, nuotare, interagire con alcune cose ma sostanzialmente nuotare.
La trama in breve: devi trovare delle pozze che ti portano in una dimensione fuori dal tempo dove devi inserire il tuo cuore in delle fontane per ridare luce e colori a delle parti oscure di oceano per poi salvare i mari da una strana macchina. Inizialmente lento ma accelera sempre di più fino a diventare una veloce corsa verso il finale. Completamente muto, molto rilassante, colonna sonora un po' monotona.