Short and sweet, Obra Dinn is a shining example of how style, setting, and storytelling can intersect and deliver a one-of-a-kind experience.

Peeling back the layers of this mystery was uniquely fun and addicting. The story itself is fairly simple, though the nonlinear approach and shifting perspectives was a clever enough twist to keep things engaging. The fact that the game automatically confirms three identification attempts at a time was a perfect way to keep things moving – even if that lends itself to cheesing the system by randomly guessing (look I'm a dumdum ok).

Ho solo delle belle parole per descrivere il nuovo titolo diretto da Luke Pope, già autore di "Papers, please".
Per distacco, RotOD rappresenta, ad oggi, il miglior gioco investigativo presente sul mercato.

In parole povere, lo scopo di questo titolo è quello di individuare tutti i 60 passeggeri scomparsi della Obra Dinn e, esaminando i ricordi dell'ultimo istante di vita di ciascuno di essi, capire chi fossero e quale sia stata nello specifico la loro sorte.

Una volta superata una prima fase un po' guidata, al giocatore viene data totale libertà d'azione nello scoprire le sorti di ogni malcapitato passeggero della Obra Dinn: disseminati per la mappa, grazie ad un intelligente level design, sono presenti un sacco di indizi che, tramite processo deduttivo, portano alla comprensione della verità, simulando in maniera soddisfacente il lavoro di un detective sulla scena del crimine. Le possibili cause di morte sono molteplici e le identità da assegnare a ciascun cadavere sono numerose, ciò significa che le probabilità di azzeccare le risposte "sparando a caso" sono minime e il giocatore è spinto ad usare tutta la logica in suo possesso per poter avanzare nel gioco.
Se ad un primo sguardo graficamente il gioco può sembrare sgradevole e indietro coi tempi, pian piano ci si rende conto della reale bellezza nascosta dietro allo stile artistico retrò che si rifà ai vecchi sistemi macintosh, grazie alla maniacalità con cui sono stati rappresentati i dettagli e al sistema di ombreggiatura e riflesso capace di generare scene mozzafiato.
Da non sottovalutare inoltre il sound design, che in assenza di vere e proprie cutscene animate aveva il compito di immergere il giocatore in ogni ricordo, dandogli punti di riferimento e facendogli capire cosa stesse realmente succedendo. Il doppiaggio è perfetto, la "ciurma" brulica di gente proveniente da ogni parte del mondo con un sacco di idiomi e dialetti differenti. Poi la colonna sonora è incredibile: semplice ma memorabile, con tracce sia di stampo piratesco/marinaresco che cupo e tensivo.

Avrebbe potuto ambire alla perfezione questo gioco, se non fosse per alcuni aspetti che mi hanno un po' infastidito.
Una volta sbloccati tutti i ricordi, spostarsi da uno all'altro per perseguire la propria pista deduttiva non sarà molto comodo, in quanto bisognerà fare passaggi a mio avviso eccessivi e un po' macchinosi.
Un altro problema, che forse ho riscontrato solo io, è che in alcuni casi, a causa dello stile grafico retrò e per sua natura non dettagliato, non è ben chiara la natura della morte della vittima, costringendoti a provare a turno tutte le varie opzioni disponibili, facendoti perdere molto tempo.
La trama nel complesso è sì interessante, ma aveva le potenzialità, sprecate, per essere qualcosa di più "Bloodborniano". La mancanza di veri e propri colpi di scena o di temi più profondi mi hanno un po' deluso.

Tirando le somme, Return of the Obra Dinn è il perfetto esempio di come non sia necessario avere un budget illimitato da AAA e un numero infinito di dipendenti, ma a volte basta una mente geniale e poco altro per creare un'esperienza unica e accessibile a tutti, che non ha paura di sperimentare e sorprendere.
E ora attendo con ansia il prossimo lavoro di Lucas Pope, che già dalle prime immagini sembra l'ennesima esperienza unica, da provare assolutamente.

Existem jogos tão bons que, embora me deixem com uma tremenda vontade de escrever uma análise sobre eles, simplesmente não consigo pensar em nenhum detalhe que não seja óbvio demais. E esse é exatamente o caso desse jogo.

Sabe aqueles filmes que começam pelo final e você não entende a história até vê-la por completo? Return of the Obra Dinn é assim do início ao fim. Nele, você busca pelo desenrolar da história através dos destinos de cada personagem, a fim de descobrir o que aconteceu para que o navio Obra Dinn nunca chegasse ao seu destino.

One of the best puzzle games I've ever played.

Your job is to board this abandoned vessel and determine what happened to every passenger that was on board. You do this by being able to see the last few moments of any crew member who's "corpse" you find aboard or in the flashbacks of other crew members.
This game then forces you to determine who each person was, what their role on the ship was and their cause of death. While it is possible to "guesstimate" and brute force the game a little bit, this is mostly prevented by only confirming correct choices in pairs of 3. This forces you to have a pretty good idea of the events that occurred before confirming anything.

The way the game feeds you this information is also genius, and without getting into too many spoilers, you will have to pay attention to the details of a lot of the flashbacks to solve this game. That said, you can review them as many times as needed, so don't be afraid of missing something and getting stuck.

Overall, an excellent title that I recommend to anyone who likes puzzle games of the same style as Outer Wilds.

I only have a couple complaints for what is otherwise, in my mind, a perfect game. It has me aching for more like it, games where I really get to play a detective. I think the magic pocket watch is such a brilliant idea, allowing you to witness the moment of someone's death, because otherwise a game like this can't exist. It's always giving you just enough to keep your mind running. Total cohesion of narrative and gameplay. The way this thing unfolds is just brilliant, filling in the gaps with your imagination while the game consistently destroys your expectations.

My minor complaints are that I think you should be able to access someone's moment of death from the book. It gets a little tedious having to remember where someone's body is so you can re-live that death again to catch another clue. The other is that some of the fates are straight up a guessing game, but I think that's kind of realistic. There are few of these so you don't have to do much guessing. I just wanted to be able to know exactly what happened to someone if I could help it.

Don't want to give anything away, this was just an absolute treat. I loved every second of it and hope I get to have another experience like it again.

Brilliant mystery game, where you actually feel like a detective, with an amazing visual style, great accompanying music and really well done voice work and sound design. The idea of the pocket watch showing the single moment of one's death is ingenious, unfortunately with a great number of people on board the ship, I thought, that style of presentation got a bit old by the end, it doesn't change much, and the music gets a tad monotone. Another minor criticism I have is the way the game tells you you are correct, which resulted more often than not in random guesses or just placeholder stuff I inserted hours ago being right, which didn't felt particularly rewarding. Other than that, I really enjoyed this boat trip though.