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Paura. Morte. Depressione. Accettazione.
Questi i temi cardini di un'opera storicamente importantissima per il genere JRPG, che ha dato i natali ad una delle poche saghe spin-off capaci di reggersi sui propri piedi e, addirittura, di superare le proprie origini: "Persona 3".

Ma in questa sede non si parlerà di ciò, bensì di un remake... in quanto remake: "Persona 3 RELOAD".

Pur senza il diretto coinvolgimento della mente innovatrice del brand, Katsura Hashino, i ragazzi di Atlus sono riusciti nell'arduo compito di creare un'opera capace di reggere l'inevitabile paragone con il leggendario Persona 5.
Persona 3 Reload ha il raro merito di accontentare tutti: il remake rimane molto fedele alla versione originale, ma al tempo stesso riesce a svecchiare alcuni aspetti di gameplay e a rinnovare il comparto tecnico/artistico. Chiunque sia il giocatore, un fan di vecchia data o un neofita della serie, non può che rimanerne soddisfatto.
Come detto in precedenza, qui non si parlerà di trama, pregi e difetti tipici del gioco originale, bensì delle novità o mancate opportunità di Reload.
Innanzitutto, il sistema di combattimento, che è rimasto con le stesse "tipologie" di attacchi fisici ed elementali di P3, viene approfondito con l'aggiunta di nuove abilità passive per ogni personaggio, sbloccabili con l'avanzare dei rispettivi social link, e con la meccanica della "teurgia", ossia delle "ultimate" dagli effetti variabili, sbloccabili con l'avanzare della storia. Se da un lato la Teurgia abbassa notevolmente il livello di sfida, dall'altro lato amplifica la varietà dei combattimenti, rendendoli più divertenti ed emozionanti.
Interessante anche la possibilità, per il protagonista, di sbloccare nuove Teurgie con la fusione di nuove Personae tematicamente collegate tra di loro, meccanica che stimola il giocatore a sperimentare la fusione nei modi più creativi.
Un grande miglioramento della quality of life lo troviamo anche nella gestione delle quest secondarie, che non saranno più esclusivamente approcciabili di giorno (i social link), ma potranno essere sviluppate anche di notte grazie a nuovi dialoghi e a nuove attività che ci permetteranno di conoscere meglio i nostri alleati e far sviluppare loro nuove abilità. Insomma, non ci saranno mai tempi morti.
I miglioramenti non sono stati apportati solo al gameplay, ma anche alla grafica. Sviluppato da zero in Unreal Engine 5, Persona 3 Reload si presenta magnificamente alla vista, con animazioni fluide e un HUD eccentrico, erede dello stilema anticonvenzionale lanciato da Persona 5, di cui però non copia l'aspetto fumettoso e ribelle in funzione di un più introspettivo tema "marino".
Sfortunatamente ciò non è esente da criticità: sebbene i filmati pre-renderizzati siano di una qualità altissima, forse persino superiore a P5, alcune animazioni "in game" risultano goffe e spezzano il mood del momento. Oltre a quello, i filmati in 2D non reggono il paragone con quelli in 3D: risultano vecchi e mediocremente animati, e la loro scarsa presenza durante le oltre 70 ore di gioco fanno pensare che forse se ne poteva fare a meno. E poi alcune transizioni, specialmente quelle temporali, risultano creativamente pigre e stonano con il resto dell'opera.
L'aspetto che invece non presenta errori è il reparto sonoro: ogni traccia musicale presente nel gioco originale, anche quelle storiche, è stata rielaborata in maniera eccelsa e in linea con lo spirito di questo remake: fedele all'originale, ma rinnovato brillantemente. In sostanza, non si può non rimanere ammaliati dalle musiche di Reload, che sapranno ricavarsi un grande spazio nel nostro cuore. In questo caso, il genere di riferimento è il rap, ma non mancheranno anche brani più introspettivi e dal tono classicista.
Anche il doppiaggio come sempre è entusiasmante, con la maggior parte del cast originale di doppiatori... anche se alcune voci sono un po' troppo mature per l'età del proprio personaggio. Ma si parla di dettagli sorvolabili.

Persona 3 Reload è uno dei migliori remake mai creati e anche la versione definitiva per chi volesse recuperarsi il capitolo più rivoluzionario della saga spin-off di Shin Megami Tensei.
Certo, forse ci metterà un po' a carburare e certe scelte narrative risulteranno un po' ingenue, figlie dei propri tempi, ma l'atmosfera e il fascino di un JRPG a tutto tondo che fa luce sugli aspetti più problematici, talvolta dimenticati dagli adulti, della vita da adolescenti in un mondo corrotto, vale la pena di aspettare tutto il tempo necessario affinché l'esperienza possa sbocciare prorompentemente.
Giocateci.

"The Arcana is the means by which all is revealed..."

Old RPGs are what idle games wish they could be.
They place context and an explorable map around a simple loop of: 1. Grind 2. Get weapon 3. Use weapon to grind more.
The exploration is incredibly intuitive, I only resorted to GameFAQs on two occasions: Once to verify I was right (I was), and secondly because I was stupid and forgot to note down a hint (which you should do). The design of this game is so tight that if the philosophical idea of game design could be wrapped around a watermelon, said melon would explode.
Play dragon quest, you will enjoy it, if you don't, you just haven't gotten to a stage in your life yet where you will enjoy it.

guy who has played 10 video games: we gotta hop on Fortnite dude this new season is peak

guy who has played 100 video games: final fantasy 6 is a narrative masterpiece [6 hour video essay]

guy who has played 1000 video games: dude we have to hop on Fortnite this new season is peak

Mannn this game gets DEEP. One of the most mindfucking stories in a game I think I've played. Had to watch ending explained videos to fully understand. Amazing game HIGHLY recommend.

I've got a thousand problems with this game, but I can't bring myself to give it anything but 5 stars. it just does stuff that no other game does, and the best bits of it are so easy to love. I am still surprised by this, but Arthur Morgan is my favorite character in any video game. brilliant writing and tremendous scope.

Nice game but with many flaws.
Personally I really don't like turn-based combat system and this was the biggest problem for me.
On the other hand, I loved the artstyle, humour and characters.
The story was alright, but it wasn't really that good.
The difficulty was totally unbalanced, there are too many bosses that are just too powerful and/or frustrating (examples: Jealous Bass and Barrier Trio).

It's a solid experience with many wonderful ideas in it, but also many problems and wasted opportunities, so I don't really feel like it deserves more than four stars.

Very enjoyable experience. A relaxing game with beautiful artstyle and musics and nice world and quests. It's very short, but I still recommend it if you want something different.

The best game Nintendo doesn’t want you to play. It takes everything great about Earthbound, further streamlines the gameplay and adds a strong emotional story to the mix. Late game bosses can be a bit much to deal with but overall it’s well worth playing, especially if you’re a fan of quirky turn-based RPGs.

So much can be said and so much has already been said on how powerful of a game Mother 3 is emotionally. Hitting from all sides. Mother 3 isn't a game, it's an experience. An unforgettable one.

Just remember, no crying until the end.