- Troppo tracking da parte di numerosi avversari e boss;
- Troppe ceneri di guerra usate come incentivo all'esplorazione;
- Boss che sono una gran rottura di maroni (es.: Erdtree Burial Watchdog in coppie, o Crystalian spearman);
- Boss con fasi tediose (es.: cavalcata per raggiungere Radhan, con Torrent assolutamente non in grado di evitare i colpi sparati dalla distanza);
- Aquile di merda;
- Rotten stray programmato una vera merda;
- Si può subire danno pur essendo stati disarcionati o dopo essere stati atterrati da un attacco a piedi;
- Anche e soprattutto per colpa della telecamera, Boss di grosse dimensioni che al solito sono una rottura di palle assurda e assolutamente non in grado di offrire una sfida interessante (es.: Elden beast o Ulcerated tree spirit) se non in quei momenti più dinamici in cui ti portano ad utilizzare la cavalcatura per evitare specifici attacchi, per attaccarli da distanza e/o raggiungerli più rapidamente. Assurdo che per prevedere ed evitare un attacco di un drago (e ce ne sono una dozzina) debba basarmi sul movimento del suo buco di culo, soprattutto considerando che certe parti del corpo hanno una hit-box in grado di colpire il personaggio giocante anche solo con uno spostamento;
- Boss di stessa tipologia con move-set pressoché identici (es.: 6-7 draghi);
- Assente la possibilità di riacquistare oggetti venduti ai mercanti DI NUOVO (è un problema solo perché può capitare di vendere qualcosa per sbaglio);
- L'open-world in generale funziona, rende il gioco più accessibile di altri souls e premia costantemente l'esplorazione, ma l'esplorazione stessa rende estremamente semplici e banali fin troppi boss che altrimenti offrirebbero un certo livello di sfida (a causa di over-leveling non voluto o di potenziamento eccessivo di armi/risorse/equipaggiamento);
- L'esplorazione stessa dell'Open-world riesce a ricompensare il giocatore anche solo con la scoperta di nuove aree con un interessante level design, ma per incentivare tale esplorazione si è fatto uso di una eccessiva itemization (legata in particolare al crafting, difficilmente utile dopo una ventina di ore di gioco, e ad altre risorse come le Ceneri di guerra, a loro volta quantitativamente eccessive), rinunciando alla possibilità di aggiungere in aree celate e scrigni qualche altro tipo di premio (es.: oggetti chiave che parlino del mondo di gioco e dei personaggi che lo abitano; maggior quantitativo di oggetti chiave utilizzabili contro specifici boss/nemici per motivi legati alla storia);
- Assenza di possibilità di modificare la cavalcatura (in termini di ceneri/migliorie di attributi/equipaggiamenti), rendendo il combattimento a cavallo molto monotono (un peccato visto quanto frequentemente si viene premiati col farlo, dato che combattere i boss negli spazi aperti è più semplice con l'utilizzo di Torrent);
- Gli attacchi di molti nemici sono in grado, anche stavolta, di compenetrare le pareti (clipping), certe volte raggiungendo anche distanze assurde e gravi;
- I boss e certi altri nemici sono in grado di reagire aggressivamente ai tentativi di cura del giocatore con le fiaschette, e il problema è che questo accade anche durante un momento di stun (errore decisamente grave, considerato che lo stun è una ricompensa per il giocatore, che deve essere libero di sfruttare l'occasione come meglio crede);
- Certi boss e nemici eseguono combo di attacchi eccessivamente lunghe (es.: 6 attacchi), concedendo troppe aperture o, al contrario, condannando il giocatore a un danno eccessivamente punitivo (soprattutto considerando il livello di tracking);
- Gli attacchi di vari boss, inoltre, hanno windup fin troppo dilatati/ritardati;
- Il crafting diventa presto obsoleto per molti oggetti: a fronte della possibilità di acquistarli per un quantitativo basso o medio-basso di rune rende assolutamente inutile perdere tempo nell'acquisizione degli oggetti necessari per craftarli (ottengono valore nel tempo solo le resine);
- Il posizionamento della grazia prima di poter raggiungere Dragonlord Placidusax è particolarmente e inutilmente tedioso;
- La Fede viene fin troppo penalizzata a inizio gioco vista l'assoluta rarità di strumenti utili a una build di questo tipo (una soluzione avrebbe potuto essere il permettere di trovarne di più nei dungeon delle aree per i primi 30 livelli a discapito di risorse di merda);
- Equilibrio eccessivamente penalizzato;
- Dropped inputs e Input queuing troppo penalizzanti e problematici, in relazione all'input-lag (edit: hanno rimediato con delle patch);
- Necessari più indizi da parte di certi NPC per poterne seguire le quest-line senza doversi affidare a fonti esterne (fortunatamente, buona parte delle questline possono progredire pur mancando alcuni incontri con quel personaggio);
- A fronte della vastità della mappa, la (pur comprensibile) ripetitività di certi avversari diventa inevitabilmente tediosa a partire dalla seconda metà della partita.

Non so bene come fare a mettere a confronto questo capitolo con i due precedenti. Sono tre giochi assolutamente diversissimi e sperimentali a diversi livelli. Di questo capitolo forse posso dire di ammirare la stabilità, l'omogeneità, il ritmo, la padronanza mostrata dagli sviluppatori di potersi approcciare ad un certo livello di sperimentazione senza sfoggiare involontariamente un po' di affettazione. Un gioco sicuramente più maturo e divertente rispetto ai precedenti.
Allora perché solo quattro su cinque? Perché sento che in qualche modo dipende dai primi due capitoli. Non mi sento di definirlo capolavoro, anche se non so bene perché. Sono rimasto sorpreso e confuso da quanto mi sono divertito e penso di dover riflettere.
Il momento davanti allo specchio è sicuramente il mio più bel momento videoludico del 2021.

BEST GAME OF THE FUCKING CENTURY OF ALL CENTURIES.

10000000000000000000000000000000000/10
THIS GAME SAVED THE WHOLE GAMING INDUSTRY.

AND IF YOU DON'T AGREE WITH ME YOU'RE JUST A FILTHY CASUAL PLEB WITH SHITTY-ASS TASTES.

Peccato solo che le istruzioni siano raccontate, finendo col rompere la quarta parete. Per il resto, Lobanov è riuscito a realizzare un altro ottimo gioco (senza nulla togliere a tutti gli altri collaboratori, in particolare a Lena Raine). Il game design riprende, su ammissione di Lobanov, Animal Crossing e Zelda. Quest'ultimo già dalla scelta per il nome, anche se va riconosciuto che la prima release del primo Zelda era, invece, titolata Hyrule Fantasy. Inoltre, Lobanov ha ripetuto una parte del concept alla base di Wandersong, nel quale il protagonista non è (inizialmente) l'eroe del gioco ma un secondario: ugualmente, in Chicory l'eroe omonimo non è (inizialmente) il personaggio giocante.

Buona la varietà dei personaggi, che non si contraddistinguono per una qualità della scrittura ma sono realizzati in modo tale da rendere il gioco vivo e attivo (in particolare nelle città, e anche attraverso alcuni altri espedienti implementati dagli sviluppatori che portano certi personaggi a visitare luoghi presso cui non si trovavano precedentemente).

Ottima l'idea di rendere l'intera schermata di gioco una sorta di tela con cui interagire attraverso il disegno e la pittura. Un peccato, a questo proposito, che gli strumenti si limitino al solo pennello e che non esista una vera e propria reattività da parte del mondo di gioco: colorare in autonomia certi oggetti, l'ambiente, le pareti degli edifici o il volto e i vestiti degli NPC non porterà a nessuna reazione da parte di questi ultimi. Le uniche eccezioni si hanno in un paio di occasioni in cui alcuni NPC chiederanno al giocatore di ridipingere la propria abitazione, o le proprie insegne per attirare nuovi clienti: le reazioni in questi casi (in tutto tre o quattro) sono molto semplici e obbligate. C'è però un caso particolare e interessante, in un contesto molto specifico: è possibile partecipare a una lezione di arte, durante la quale il docente chiederà al giocatore di dipingere su una tela vera e propria. A seconda della scelta dei colori da utilizzare e del mondo in cui si utilizzeranno gli spazi sulla tela, il giocatore avrà giudizi diversi da parte del docente-critico d'arte.

Strana la scelta di inserire una breve sezione che si rifà ai Rhythm game, in modo anche molto superficiale (per quanto ben si adatti ai toni di quella parte del gioco).

E c'è un corvo socialista.