Invecchiato malissimo.

Il gioco è scadente sotto quasi tutti i punti di vista:
Il gameplay consiste in ripetere ad nauseam le 4 combo presenti nel gioco e spammare le armi da fuoco per provare a tenere alto lo style meter che si resetta dopo 1.5 secondi.

Ci sono solo 4 boss (escluso quello finale) ripetuti ognuno 3 volte all'interno del gioco. Anche di più se si conta che l'ultimo dei 4 bossecontiene i 3 precedenti.
Inoltre la telecamera fissa rende il combattere in alcuni punti davvero una rottura. Non è un caso che la gente salti la maggior parte dei combattimenti nella seconda run. Il che fa scendere la durata dalle 5 ore che ci ho messo a 2 circa.

Infine la scrittura è davvero pessima. Il rapporto tra dante e trish non viene minimamente esplorato ma per qualche motivo sul finale di one liners sono besties, non ha senso.
E non è che mi aspettassi planescape torment, ma il livello di DMC è One liner - one liner - urla - one liner.

Boh, si salva l'art design e comunque il fatto che sia un gioco di 22 anni fa, però al giorno d'oggi non ha senso rigiocarlo.
I miei ricordi erano migliori

Dopo 93 ore e aver completato la storia principale e, credo, la quasi totalità dei boss inclusi quelli opzionali, penso di poter dare un'opinione sull'ultimo titolo FROM: è un capolavoro.

Elden Ring riprende tutto ciò che FROM ha prodotto negli ultimi 13 anni e lo eleva alla seconda.
C'è un ammontare di contenuto incredibile, il che purtroppo porta però come conseguenza il riciclo di diversi contenuti: in particolare nei boss dei mini dungeon.
Va tenuto però in mente che si parla di decine se non un centinaio di bossfights, quindi è purtroppo fisiologica la ripetizione.

Nonostante ciò l'open world rimane sempre interessante da esplorare. Dietro ogni angolo troverete un NPC, un dungeon con ricompense uniche, un segreto o un arma.

Parlando dell'open world va detto che la costruzione della mappa di gioco è la migliore che from abbia mai realizzato. Quantomeno da un punto di vista delle opzioni date al giocatore per la progressione. Ogni area del gioco, o quasi, è affrontabile in qualsiasi ordine si preferisca permettendo quindi di non avere mai due run identiche.

Anche il sistema di combattimento, nonostante riprenda pesantemente lo stile di Dark Souls III, è abbastanza fresco e variegato. Le aggiunte più importanti riguardano il combattimento a cavallo, un nuovo tipo d'attacco in parata, un tasto dedicato al salto e uno all'abbassarsi i quali portano entrambi nuove mosse. Inoltre per la personalizzazione della costruzione del personaggio abbiamo il sistema di ceneri di guerra cambiabili ad ogni "Sito di grazia" (I nuovi falò) e la possibilità di evocare nemici più o meno comuni come aiutanti. Tutto ciò rende Elden Ring un'esperienza abbastanza diversa negli incontri dagli altri titoli from, nonostante ne condivida l'ossatura storica.

I problemi che, al momento (Riconsidererò il voto dopo una seconda/terza run), impediscono a Elden Ring di raggiungere il 5/5 sono:
Una ottimizzazione ballerina, che in determinate aree e combattimenti porta i frame a crollare vertiginosamente. Per fortuna su Xbox Serie S questo fenomeno è molto più raro che su PC e PS pare.
Il già citato riciclo di contenuto che leva la magia della scoperta a parte del gioco. Però ho come l'idea che il gioco non sia pensato per essere completato al 100% ad ogni run e il saltare i dungeon opzionali più ripetitivi può alleviare il problema.
Inoltre per certi versi Elden Ring riprende troppe idee da Dark Souls e pare più ancorato a quell'universo che ad uno completamente originale come Sekiro e Bloodborne.

È importante sottolineare come la mia prima run su Elden Ring sia stata completata senza evocare giocatori esterni e utilizzando al minimo magie e spiriti cenerei, ossia come ho giocato ogni gioco from nella prima partita.
Magari usando gli spiriti più frequentemente avrei avuto un'esperienza più rapida e differente in alcuni frangenti.

Al netto di questi problemi Elden Ring è un gioco assolutamente da provare per gli amanti del genere. Non brilla per originalità, forse, ma migliora e rifinisce sotto molti aspetti le idee presentate nei precedenti titoli della saga aggiungendo quel tanto che basta per non farlo sembrare una copia spiccicata.

In Outer Wilds vestiremo i panni di un austronauta senza nome a cui è affidato il compito dell'esplorazione del proprio sistema solare.
Presto però bisognerà scoprire i segreti che una precedente civiltà aliena ha disseminato nei vari pianeti.

Cercherò, in questa recensione, di non dare troppe informazioni perché Outer Wilds è un gioco che più di ogni altro va vissuto senza sapere a cosa si andrà in contro.
E giocato in questa maniere diventa uno dei migliori giochi d'avventura ed esplorazione che io abbia mai visto.

Basta sapere che il sistema solare esplorabile è pieno zeppo di segreti, misteri, eventi sconvolgenti e "magici" da osservare e di cui far parte. Inoltre gameplay e trama sono legati benissimo tra loro cosa che, purtroppo, spesso non succede.
Qui la struttura narrativa rinforza il gameplay loop principale e a sua volta il modo in cui giocherete cambierà sensibilmente anche come parteciperete alla storia.

È un gioco divertente, affascinante, con una colonna sonora assolutamente perfetta e con uno storytelling unico e ben ragionato. Inoltre, nonostante non ci siano opzioni di difficoltà o accessibilità (è pur sempre uno studio Indipendente) è estremamente semplice proseguire per quanto riguarda le "meccaniche" di gioco. Discorso differente è invece il capire COSA bisogna fare.
Se doveste trovarvi bloccati vi suggerisco di non cercare in rete però a meno che non subiate dei bug che, purtroppo, esistono.

Buon viaggio.

Murder Mistery medievale in cui l'importante non è raggiungere una soluzione, ma il percorso che ti porta a prendere la tua scelta.
I rapporti umani si coltivano, si modificano e impattano il mondo di gioco in maniere spesso non prevedibili.
Il tutto mentre la presentazione impeccabile di Pentiment rende piacevolissimo semplicemente andare in giro a chiacchierare o osservare i dipinti in stile cinquecentesco.

Consigliatissimo. Hidden Gem del 2022.