AkumaJack
2001
Invecchiato malissimo.
Il gioco è scadente sotto quasi tutti i punti di vista:
Il gameplay consiste in ripetere ad nauseam le 4 combo presenti nel gioco e spammare le armi da fuoco per provare a tenere alto lo style meter che si resetta dopo 1.5 secondi.
Ci sono solo 4 boss (escluso quello finale) ripetuti ognuno 3 volte all'interno del gioco. Anche di più se si conta che l'ultimo dei 4 bossecontiene i 3 precedenti.
Inoltre la telecamera fissa rende il combattere in alcuni punti davvero una rottura. Non è un caso che la gente salti la maggior parte dei combattimenti nella seconda run. Il che fa scendere la durata dalle 5 ore che ci ho messo a 2 circa.
Infine la scrittura è davvero pessima. Il rapporto tra dante e trish non viene minimamente esplorato ma per qualche motivo sul finale di one liners sono besties, non ha senso.
E non è che mi aspettassi planescape torment, ma il livello di DMC è One liner - one liner - urla - one liner.
Boh, si salva l'art design e comunque il fatto che sia un gioco di 22 anni fa, però al giorno d'oggi non ha senso rigiocarlo.
I miei ricordi erano migliori
Il gioco è scadente sotto quasi tutti i punti di vista:
Il gameplay consiste in ripetere ad nauseam le 4 combo presenti nel gioco e spammare le armi da fuoco per provare a tenere alto lo style meter che si resetta dopo 1.5 secondi.
Ci sono solo 4 boss (escluso quello finale) ripetuti ognuno 3 volte all'interno del gioco. Anche di più se si conta che l'ultimo dei 4 bossecontiene i 3 precedenti.
Inoltre la telecamera fissa rende il combattere in alcuni punti davvero una rottura. Non è un caso che la gente salti la maggior parte dei combattimenti nella seconda run. Il che fa scendere la durata dalle 5 ore che ci ho messo a 2 circa.
Infine la scrittura è davvero pessima. Il rapporto tra dante e trish non viene minimamente esplorato ma per qualche motivo sul finale di one liners sono besties, non ha senso.
E non è che mi aspettassi planescape torment, ma il livello di DMC è One liner - one liner - urla - one liner.
Boh, si salva l'art design e comunque il fatto che sia un gioco di 22 anni fa, però al giorno d'oggi non ha senso rigiocarlo.
I miei ricordi erano migliori
2022
Dopo 93 ore e aver completato la storia principale e, credo, la quasi totalità dei boss inclusi quelli opzionali, penso di poter dare un'opinione sull'ultimo titolo FROM: è un capolavoro.
Elden Ring riprende tutto ciò che FROM ha prodotto negli ultimi 13 anni e lo eleva alla seconda.
C'è un ammontare di contenuto incredibile, il che purtroppo porta però come conseguenza il riciclo di diversi contenuti: in particolare nei boss dei mini dungeon.
Va tenuto però in mente che si parla di decine se non un centinaio di bossfights, quindi è purtroppo fisiologica la ripetizione.
Nonostante ciò l'open world rimane sempre interessante da esplorare. Dietro ogni angolo troverete un NPC, un dungeon con ricompense uniche, un segreto o un arma.
Parlando dell'open world va detto che la costruzione della mappa di gioco è la migliore che from abbia mai realizzato. Quantomeno da un punto di vista delle opzioni date al giocatore per la progressione. Ogni area del gioco, o quasi, è affrontabile in qualsiasi ordine si preferisca permettendo quindi di non avere mai due run identiche.
Anche il sistema di combattimento, nonostante riprenda pesantemente lo stile di Dark Souls III, è abbastanza fresco e variegato. Le aggiunte più importanti riguardano il combattimento a cavallo, un nuovo tipo d'attacco in parata, un tasto dedicato al salto e uno all'abbassarsi i quali portano entrambi nuove mosse. Inoltre per la personalizzazione della costruzione del personaggio abbiamo il sistema di ceneri di guerra cambiabili ad ogni "Sito di grazia" (I nuovi falò) e la possibilità di evocare nemici più o meno comuni come aiutanti. Tutto ciò rende Elden Ring un'esperienza abbastanza diversa negli incontri dagli altri titoli from, nonostante ne condivida l'ossatura storica.
I problemi che, al momento (Riconsidererò il voto dopo una seconda/terza run), impediscono a Elden Ring di raggiungere il 5/5 sono:
Una ottimizzazione ballerina, che in determinate aree e combattimenti porta i frame a crollare vertiginosamente. Per fortuna su Xbox Serie S questo fenomeno è molto più raro che su PC e PS pare.
Il già citato riciclo di contenuto che leva la magia della scoperta a parte del gioco. Però ho come l'idea che il gioco non sia pensato per essere completato al 100% ad ogni run e il saltare i dungeon opzionali più ripetitivi può alleviare il problema.
Inoltre per certi versi Elden Ring riprende troppe idee da Dark Souls e pare più ancorato a quell'universo che ad uno completamente originale come Sekiro e Bloodborne.
È importante sottolineare come la mia prima run su Elden Ring sia stata completata senza evocare giocatori esterni e utilizzando al minimo magie e spiriti cenerei, ossia come ho giocato ogni gioco from nella prima partita.
Magari usando gli spiriti più frequentemente avrei avuto un'esperienza più rapida e differente in alcuni frangenti.
Al netto di questi problemi Elden Ring è un gioco assolutamente da provare per gli amanti del genere. Non brilla per originalità, forse, ma migliora e rifinisce sotto molti aspetti le idee presentate nei precedenti titoli della saga aggiungendo quel tanto che basta per non farlo sembrare una copia spiccicata.
Elden Ring riprende tutto ciò che FROM ha prodotto negli ultimi 13 anni e lo eleva alla seconda.
C'è un ammontare di contenuto incredibile, il che purtroppo porta però come conseguenza il riciclo di diversi contenuti: in particolare nei boss dei mini dungeon.
Va tenuto però in mente che si parla di decine se non un centinaio di bossfights, quindi è purtroppo fisiologica la ripetizione.
Nonostante ciò l'open world rimane sempre interessante da esplorare. Dietro ogni angolo troverete un NPC, un dungeon con ricompense uniche, un segreto o un arma.
Parlando dell'open world va detto che la costruzione della mappa di gioco è la migliore che from abbia mai realizzato. Quantomeno da un punto di vista delle opzioni date al giocatore per la progressione. Ogni area del gioco, o quasi, è affrontabile in qualsiasi ordine si preferisca permettendo quindi di non avere mai due run identiche.
Anche il sistema di combattimento, nonostante riprenda pesantemente lo stile di Dark Souls III, è abbastanza fresco e variegato. Le aggiunte più importanti riguardano il combattimento a cavallo, un nuovo tipo d'attacco in parata, un tasto dedicato al salto e uno all'abbassarsi i quali portano entrambi nuove mosse. Inoltre per la personalizzazione della costruzione del personaggio abbiamo il sistema di ceneri di guerra cambiabili ad ogni "Sito di grazia" (I nuovi falò) e la possibilità di evocare nemici più o meno comuni come aiutanti. Tutto ciò rende Elden Ring un'esperienza abbastanza diversa negli incontri dagli altri titoli from, nonostante ne condivida l'ossatura storica.
I problemi che, al momento (Riconsidererò il voto dopo una seconda/terza run), impediscono a Elden Ring di raggiungere il 5/5 sono:
Una ottimizzazione ballerina, che in determinate aree e combattimenti porta i frame a crollare vertiginosamente. Per fortuna su Xbox Serie S questo fenomeno è molto più raro che su PC e PS pare.
Il già citato riciclo di contenuto che leva la magia della scoperta a parte del gioco. Però ho come l'idea che il gioco non sia pensato per essere completato al 100% ad ogni run e il saltare i dungeon opzionali più ripetitivi può alleviare il problema.
Inoltre per certi versi Elden Ring riprende troppe idee da Dark Souls e pare più ancorato a quell'universo che ad uno completamente originale come Sekiro e Bloodborne.
È importante sottolineare come la mia prima run su Elden Ring sia stata completata senza evocare giocatori esterni e utilizzando al minimo magie e spiriti cenerei, ossia come ho giocato ogni gioco from nella prima partita.
Magari usando gli spiriti più frequentemente avrei avuto un'esperienza più rapida e differente in alcuni frangenti.
Al netto di questi problemi Elden Ring è un gioco assolutamente da provare per gli amanti del genere. Non brilla per originalità, forse, ma migliora e rifinisce sotto molti aspetti le idee presentate nei precedenti titoli della saga aggiungendo quel tanto che basta per non farlo sembrare una copia spiccicata.
2019
In Outer Wilds vestiremo i panni di un austronauta senza nome a cui è affidato il compito dell'esplorazione del proprio sistema solare.
Presto però bisognerà scoprire i segreti che una precedente civiltà aliena ha disseminato nei vari pianeti.
Cercherò, in questa recensione, di non dare troppe informazioni perché Outer Wilds è un gioco che più di ogni altro va vissuto senza sapere a cosa si andrà in contro.
E giocato in questa maniere diventa uno dei migliori giochi d'avventura ed esplorazione che io abbia mai visto.
Basta sapere che il sistema solare esplorabile è pieno zeppo di segreti, misteri, eventi sconvolgenti e "magici" da osservare e di cui far parte. Inoltre gameplay e trama sono legati benissimo tra loro cosa che, purtroppo, spesso non succede.
Qui la struttura narrativa rinforza il gameplay loop principale e a sua volta il modo in cui giocherete cambierà sensibilmente anche come parteciperete alla storia.
È un gioco divertente, affascinante, con una colonna sonora assolutamente perfetta e con uno storytelling unico e ben ragionato. Inoltre, nonostante non ci siano opzioni di difficoltà o accessibilità (è pur sempre uno studio Indipendente) è estremamente semplice proseguire per quanto riguarda le "meccaniche" di gioco. Discorso differente è invece il capire COSA bisogna fare.
Se doveste trovarvi bloccati vi suggerisco di non cercare in rete però a meno che non subiate dei bug che, purtroppo, esistono.
Buon viaggio.
Presto però bisognerà scoprire i segreti che una precedente civiltà aliena ha disseminato nei vari pianeti.
Cercherò, in questa recensione, di non dare troppe informazioni perché Outer Wilds è un gioco che più di ogni altro va vissuto senza sapere a cosa si andrà in contro.
E giocato in questa maniere diventa uno dei migliori giochi d'avventura ed esplorazione che io abbia mai visto.
Basta sapere che il sistema solare esplorabile è pieno zeppo di segreti, misteri, eventi sconvolgenti e "magici" da osservare e di cui far parte. Inoltre gameplay e trama sono legati benissimo tra loro cosa che, purtroppo, spesso non succede.
Qui la struttura narrativa rinforza il gameplay loop principale e a sua volta il modo in cui giocherete cambierà sensibilmente anche come parteciperete alla storia.
È un gioco divertente, affascinante, con una colonna sonora assolutamente perfetta e con uno storytelling unico e ben ragionato. Inoltre, nonostante non ci siano opzioni di difficoltà o accessibilità (è pur sempre uno studio Indipendente) è estremamente semplice proseguire per quanto riguarda le "meccaniche" di gioco. Discorso differente è invece il capire COSA bisogna fare.
Se doveste trovarvi bloccati vi suggerisco di non cercare in rete però a meno che non subiate dei bug che, purtroppo, esistono.
Buon viaggio.
2022
Murder Mistery medievale in cui l'importante non è raggiungere una soluzione, ma il percorso che ti porta a prendere la tua scelta.
I rapporti umani si coltivano, si modificano e impattano il mondo di gioco in maniere spesso non prevedibili.
Il tutto mentre la presentazione impeccabile di Pentiment rende piacevolissimo semplicemente andare in giro a chiacchierare o osservare i dipinti in stile cinquecentesco.
Consigliatissimo. Hidden Gem del 2022.
I rapporti umani si coltivano, si modificano e impattano il mondo di gioco in maniere spesso non prevedibili.
Il tutto mentre la presentazione impeccabile di Pentiment rende piacevolissimo semplicemente andare in giro a chiacchierare o osservare i dipinti in stile cinquecentesco.
Consigliatissimo. Hidden Gem del 2022.