Simpatico rogue-like dalle meccaniche semplici ma efficaci con uno stile grafico accattivante ed una buona dose di sfida.

Storia, personaggi, design impeccabili e perfettamente in linea con la direzione artistica che contraddistingue questo capitolo. Lo stesso vale per le musiche che superano anche quelle del quinto capitolo.
Il tartaro rischia di diventare monotono e ripetitivo nelle ultime ore di gioco ma questo non intacca molto la spettacolare esperienza.

Primo capitolo di una grande saga contraddistinta dal geniale world Building arricchito con personaggi interessanti e una storia semplice ma toccante. Un gameplay solido anche se con un (a volte troppo) basso livello di sfida.

Simpatico strategico con una componente narrativa inesistente ma un gameplay piacevole e stimolante (nella difficoltà classica).

Solido progetto sviluppato da uno studio piccolo ma capace, ricco di idee e dalla giusta durata.
Tango gameworks riesce a creare un immaginario cyber-punk soft e pulito che si sposa bene con l'atmosfera ironica del titolo. Gameplay avvincente e una trama semplice ma riuscita, che non si prende quasi mai sul serio, lo rendono uno dei migliori titoli dell'anno.

Progetto riuscito di un platform vecchio stile che riesce a divertire nonostante mantenga l'impostazione classica della saga.

This review contains spoilers

Gioco semplice e immediato che riesce a stupire nel paio di ore di gioco che offre. Un progetto che si sposa alla perfezione con la formula in abbonamento del game pass.
Una breve esperienza che si vive assieme alla protagonista attraverso dialoghi intelligenti ed ambientazioni divertenti da esplorare.

Narrativa interessante e comparto tecnico spaventosamente curato ed affascinante, peccato per il gameplay che non offre nulla di nuovo se non alcune meccaniche lievemente interessanti come la fusione delle lame e delle impugnature. A non funzionare maggiormente a mio parere è però il feedback ed il timing delle deviazioni (che non rappresentano un metodo valido per la differenza tra rischio e ricompensa, difficilmente da quanto avviene nei giochi di from software). In generale,infatti, gli scontri risultano poco stimolanti.

This review contains spoilers

Produzione indie con carattere, dal design al comparto narrativo (il suo punto di forza) riesce a stupire. Nonostante rimanga sempre nebulosa la storia di Signalis condivide un affascinante background con alcune delle opere da cui trae ispirazione (da "il re in giallo" a opere d'animazione come "ghost in the shell" o "Evangelion"). Riesce però ad impreziosire le idee narrative di queste opere con un contesto sci-fi intrigante. Peccato per il lato gameplay che si dimostra debole e ridondante nel gunplay e poco stimolante negli enigmi (con alcune eccezioni).

Una delle esperienze videoludiche più trasportanti che abbia mai avuto la fortuna di vivere. Raggiunge la perfezione in pressoché ogni ambito, dal gameplay al comparto tecnico, come anche nella scelta delle soundtrack che contribuiscono a rendere l'esperienza indimenticabile. Quello che rende baldur's gate 3 un capolavoro è però l'intimità dell'esperienza, attraverso le scelte del giocatore e le relazioni che matura con i compagni esso crea il proprio epilogo, che in qualsiasi caso sarà memorabile.

Piacchiaduro a scorrimento vecchia scuola che vanta colonne sonore curate che accompagnano un soddisfacente gameplay lungo tutta la campagna.

Gioco curato in ogni dettaglio, dalla direzione artistica al gameplay che coinvolge in una storia che, se fosse stata meno guidata, sarebbe potuta essere tra le migliori esperienze narrative di questa generazione. Un grande punto a favore è la correttezza in ogni dettaglio storico presente nel gioco.

Progetto ambizioso che risulta spesso grezzo nella realizzazione finale ma che conserva buone idee nelle meccaniche e soprattutto nella direzione artistica.

Gameplay stimolante, innovativo e veloce, non ricordo nulla della storia ma tutto il resto era spettacolare.

Gioco divertentissimo anche grazie alle geniali gag comiche.