Tutto sommato un bel gioco che però poteva essere qualcosa di più: tra i difetti sicuramente l'IA umana e la lunghezza un po' ingiustificata, con quella parte centrale abbastanza noiosa che poteva benissimo essere accorciata.
Dal punto di vista narrativo lo trovo riuscito a metà, ci si affeziona ad alcuni personaggi ma nel complesso rimane un po' nella media.
Per quanto riguarda la difficoltà posso dire che a normale è forse troppo facile, contro le orde e i boss però ha dei picchi di difficoltà inaspettati che da una parte ti prendono anche alla sprovvista, dall'altra lo rendono sicuramente più stimolante.
Le ambientazioni e gli eventi atmosferici invece vanno sicuramente tra i pregi, insieme a un gameplay nel complesso abbastanza divertente, ma la cosa che riesce a distinguerlo dagli altri giochi a tema zombie come accennato restano sicuramente le orde, secondo me l'aspetto più riuscito del gioco.

Alla fine nonostante i difetti posso dire che mi è piaciuto, è un gioco coraggioso perchè spesso mette il gameplay al servizio della narrazione sacrificandone in parte la godibilità, il tutto credo allo scopo di calarti nella dimensione allucinata della protagonista.
Ad un gameplay in fondo poco piacevole però fa da contraltare un comparto artistico veramente originale, che riesce a creare un'esperienza più unica che rara nel panorama videoludico attuale, da questo punto di vista il gioco è assolutamente riuscito e gli si possono fare veramente poche critiche, la recitazione di Senua poi è senza dubbio tra le più impressionanti viste in un videogioco.
Quindi alla fine il bilancio è positivo per quanto mi riguarda, al di la di tutto poi non si può non apprezzare il coraggio di portare un soggetto così difficile e insolito.
Va detto però che mantenere la stessa formula anche nel sequel credo che stancherebbe e non so quanti la vorrebbero, secondo me sarebbe meglio rendere il tutto più convenzionale a favore di un gameplay un po' più strutturato e vario.

Stilisticamente superbo, gameplay stratificato e difficile al punto giusto (a parte alcune cose facoltative dove diventa molto tosto), da un senso dell'esplorazione come pochi altri, anche le musiche sono tutte molto belle, insomma un piccolo capolavoro, va solo superata una certa frustrazione iniziale quando trovi una sacco di vicoli ciechi perchè ovviamente non hai ancora le abilità o gli oggetti che servono, ma è una cosa che dura solo per le prime ore, dopo diventa molto più scorrevole, anzi la frustrazione sopra menzionata lascia gradualmente il passo alla soddisfazione di vedere il personaggio che si evolve e si destreggia sempre meglio nell'ambientazione più labirintica mai vista.
Ecco forse avrei messo qualche viaggio rapido in più visto il backtracking massiccio, a volte infatti diventa un po' pesante muoversi tra i vari scenari, per il resto è probabilmente il gioco 2d più bello che abbia giocato, chapeau.

Splendido dal punto di vista artistico, gli scenari insieme all'atmosfera malinconica e le musiche folk vanno a formare un comparto audiovisivo molto originale e di sicuro impatto.
L'ho trovato meno entusiasmante però dal punto di vista degli enigmi che non eccellono mai in complessità e non ti impegnano mai al punto da doverti fermare a ragionarci su, insomma il gameplay è piacevole ma niente di più.
Insomma se cercate un gioco bello da vedere e sentire lo consiglio, se invece cercate una vera sfida guardate altrove.

Senza dubbio uno degli apici della gen Ps4/Xbox One, The last of us 2 è un'esperienza viscerale che non può lasciare indifferenti, soprattutto per un uso della violenza come non si era mai visto in un videogioco (tanto che a volte ci ho visto forse un filo di compiacimento).
Ambientazioni fuori parametro, gameplay vario e profondo nonostante non porti grosse innovazioni, colonna sonora che accompagna in maniera perfetta il mood della storia, insomma è un gioco che eccelle praticamente in ogni comparto.
Trama e sceneggiatura, gli aspetti più criticati del gioco, di per se non fanno gridare al miracolo, ma in questo caso il "come" riesce secondo me a fare la differenza grazie a un montaggio e ad una scomposizione temporale della storia che riescono ad aggiungere profondità dove sembrava non esserci, trasformando quello che poteva essere il punto debole del gioco nell'aspetto più audace e innovativo.

Leggermente migliore rispetto al primo per quanto riguarda gli enigmi e le fasi platform, per il resto è abbastanza simile sia negli scenari sia per quanto riguarda la colonna sonora (questa volta un po' più varia però).
Ottima anche l'aggiunta di 20 livelli facoltativi che oltre ad offrire una sfida notevole praticamente raddoppiano la longevità del gioco, anche se è abbastanza ridicolo non ricevere nessun trofeo quando li si completa tutti (ed è tutt'altro che una passeggiata), mentre ce n'è uno quando cambi l'aspetto del personaggio, mah.

Veramente niente male questo gioco, gli enigmi ambientali sono mediamente carini e divertenti da risolvere, anche il combat system è molto divertente (anche se alla lunga un po' ripetitivo), ma il vero punto di forza sono senza dubbio le ambientazioni che sono bellissime sia da vedere che da esplorare.
Insomma uno dei migliori giochi Ubisoft degli ultimi anni se non di sempre.

Fosse durato non più di 30-35 ore sarebbe stato anche passabile, purtroppo però ne dura più o meno 80, il risultato è un estenuante brodo allungato senza la minima varietà di situazioni e strapieno di viaggi inutili.

Capitolo senza infamia e senza lode secondo me, c'è il solito disagio giovanile da film indie, i soliti problemi familiari, un mistero che si risolve nel modo più blando possibile ecc... anche il sistema di scelte non coinvolge mai più di tanto.
Insomma in questo caso mi sembra che la scarsa durata sia indice di una palese mancanza di idee.

Ottimo dal punto di vista del gameplay, quasi sempre stimolante anche se più facile rispetto ai Souls, e delle ambientazioni che nonostante un comparto tecnico non straordinario riescono sempre a fare la loro figura.
Meno riuscito invece dal punto di vista narrativo dove risulta abbastanza scialbo e poco coinvolgente, penalizzato anche dalla divisione della campagna in missioni separate che di certo non aiuta da questo punto di vista.
In sostanza si porta dietro tutti i pregi e i difetti del primo capitolo, tutto sommato però i primi riescono ad avere più peso rispetto ai secondi quindi la valutazione non può che essere positiva.

Ho trovato la trama abbastanza deludente a dire la verità, non è brutta ma nemmeno così coinvolgente e profonda come mi avevano fatto pensare le recensioni e opinioni lette in giro per la rete.

E' stata un'esperienza videoludica totalmente nuova per quanto mi riguarda, per il tipo di progressione basata soprattutto sulla conoscenza e non su azioni concrete e per le sensazioni uniche che riesce a regalare.
Le prime ore sono state anche abbastanza frustranti perchè non si sa bene cosa fare e dove andare, diventa però gradualmente più coinvolgente e scorrevole mano a mano che i pezzi del puzzle trovano il loro posto, svelando una profondità narrativa (e ludica) difficile da trovare altrove.
Non so se sia il capolavoro di cui parlano in tanti, però un grande gioco senza dubbio.

Piacevole da giocare e molto bello da vedere, tra l'altro a difficile offre un livello di sfida non da poco, resta però abbastanza generico in tutto secondo me, non c'è infatti un singolo aspetto del gioco che si distingue per originalità e personalità. Nonostante tutto però rimane un buon gioco.

Quello che colpisce subito è sicuramente l'atmosfera da horror esoterico e la vaga sensazione che il gioco si diverta a spiazzarti in ogni modo possibile, anche la colonna sonora pur restando sempre in sottofondo fa il suo in maniera egregia; insomma a livello artistico il gioco trasuda carisma da ogni pixel calando leggermente solo nel terzo atto che da questo punto di vista ho trovato quello meno riuscito.
Anche il gioco di carte è bellissimo e nonostante la sua immediatezza risulta essere inaspettatamente profondo (molto intelligente tra l'altro la continua aggiunta di variazioni e novità utili a non farlo diventare monotono).
L'unico vero difetto del gioco secondo me sono gli enigmi che pur non essendo brutti non sono al livello del resto, oltretutto ce n'è uno fondamentale per proseguire nel primo atto la cui soluzione è abbastanza assurda e rischia di bloccarti facendoti girare a vuoto per diverso tempo, ma è un difetto su cui si passa sopra vista la qualità del resto.

Poteva essere qualcosa di più questo gioco perchè in fondo ha una trama intrigante che tiene alta la curiosità dall'inizio alla fine, ha delle belle ambientazioni dal sapore esotico, regala un bel senso della scoperta nonostante sia molto lineare... quello che funziona poco secondo me sono gli enigmi che non spiccano quasi mai per brillantezza e a volte sono anche abbastanza confusionari (quello dell'organo rischia facilmente di farsi odiare per dire).
La classica occasione mancata insomma, però se piacciono questo tipo di avventure più riflessive e basate sulla trama allora merita una chance secondo me.